Museo Diocesano L’ospite d’onore è Mizokami

Oggi l’artista che è autore della mostra “Dove nascono le stelle“ sarà a disposizione per incontrare i visitatori e guidarli tra le opere

Museo Diocesano L’ospite d’onore è Mizokami
Museo Diocesano L’ospite d’onore è Mizokami

MASSA

Un ospite d’eccezione al Museo Diocesano nell’ambito della mostra “Dove nascono le stelle”, si tratta dell’artista giapponese Kazumasa Mizokami in persona, autore dell’apprezzata expo.

Oggi dalle 16 alle 19 sarà presente e disponibile a incontrare i visitatori e accompagnarli alla scoperta del percorso espositivo insieme agli organizzatori, in cui le coloratissime creazioni dell’artista dialogano con le raccolte d’arte del museo (opere di Jacopo della Quercia (1374 – 1438), Felice Palma (1583 – 1625), Agostino Ghirlanda (1550 – 1588), Domenico Fiasella (1589 – 1669). Le sculture esposte di Mizokami sono 46 tutte in ceramica dipinta dall’apparente semplicità, con cui lo scultore giapponese, raffinato interprete delle antiche tecniche della ceramica nipponica, esprime una visione del mondo che proietta lo spettatore verso un futuro archetipico che è dentro di noi. Un’occasione per immergersi nel mondo fantastico di Kazumasa, ma anche per riscoprire tesori d’arte del territorio con opere di artisti come

"L’opera di Kazumasa Mizokami – spiega Mauro Daniele Lucchesi dell’Associazione Quattro Coronati che ha organizzato l’evento insieme al Museo Diocesano – è un dialogo con i materiali e le tecniche per assecondare la dimensione poetica che si sposa perfettamente con gli esiti formali. È il risultato della dimensione astratta-progettuale dell’artista, quest’ultimo cresciuto come erede della grande tradizione della lavorazione della ceramica orientale, dove domina perfettamente la moderazione della terracotta con cui realizza molte delle sue sculture. Le sue opere non sono solo vettori poetici – prosegue Lucchesi - ma sono anche lavori in una dimensione di sospensione temporale; i temi a cui l’artista da forma sono quelli della quotidianità, quelli circadiani delle piccole cose e delle micro-azioni che costellano lo scorrere della vita dell’uomo". In questo senso esplicative sono le opere “Ragazza che cammina sui fiori”, “Uomo Blu” mentre rimane netta la scelta poetica di Mizokami rispetto al linguaggio scultoreo; rifugge la monumentalità e l’istanza celebrativa che hanno connotato la scultura per millenni, come medium in grado di tramandare figure e gesta eroiche per millenni alla posterità. La sua scultura conquista “l’orizzontalità”, rompe il diaframma fra arte e vita, allontanando quell’aura elitaria che spesso caratterizza l’arte plastica. La scultura di questo artista è inoltre in grado di dialogare in maniera sinergica con l’istanza pittorica, con la sottile capacità di armonizzare forme e colori, integrare spettro cromatico, volumetrie e proporzioni (basta vedere “Le stelle di Giorno”, “Chiara la Luna”, “Una Goccia di Luna”, solo per citare alcune delle opere esposte) Opere che vengono declinate rispetto alla frazione dell’osservatore sia secondo dinamiche orizzontali che sulla verticalità del muro, testimoniando anche qui una profonda conoscenza dei processi fruitivi. La mostra è aperta fino al 4 ottobre nelle sale del Museo Diocesano in via Alberica ed è visitabile dal mercoledì alla domenica dalle 15 alle 19. Info: museodiocesanom[email protected]; 0585 499241; [email protected]; 3716257954.