
di Cristina Lorenzi
Inizialmente sembrava un giallo: un cadavere sui binari della stazione di Sestri Levante, circondato da banconote per parecchie migliaia di euro. Ha avuto il suo bel da fare la Polfer ligure per capire la dinamica della morte di Manuel Pronzato, 36 anni, genovese di origine, residente in città dove da anni era titolare della tabaccheria ’Via vai’ della Gildona.
Pronzato è stato travolto, poco dopo la mezzanotte di domenica sui binari che da Riva Trigoso conducono a Sestri Levante, dal treno Intercity che da Milano porta a Siracusa e che in quel tratto supera i 100 chilometri l’ora.
Secondo una prima ricostruzione della Polfer della Liguria , Pronzato stava tornando in auto da Genova, dove ogni fine settimana era solito recarsi per ricongiungersi con i genitori. Nei pressi del casello autostradale della A 12 è stato coinvolto in un incidente stradale. Molto probabilmente credendo di aver ucciso qualcuno nello scontro, Pronzato ha abbandonato la sua auto e, presa la valigetta piena di soldi, che conteneva l’incasso della tabaccheria, si è dileguato, molto probabilmente in stato di choc. Dall’autostrada ha raggiunto a piedi i binari della ferrovia, molto probabilmente nel tentativo di prendere un treno a Sestri levante per raggiungere il territorio apuano. Così si è incamminato su un marciapiedi che costeggia i binari per un certo tratto. Terminato il camminamento, tuttavia Pronzato ha continuato a camminare lungo i binari, nonostante non ci fossero protezioni, e la tarda ora e lo stato di agitazione non gli hanno fatto vedere il treno che arrivava in direzione contraria che lo ha preso in pieno.
Il cadavere, a 500 metri dalla stazione ferroviaria, circondato dalle banconote, è stato così trovato dalla polizia che cercava il responsabile dell’incidente al casello autostradale. Inizialmente si è pensato a un caso di suicidio, ma l’ipotesi della fuga dall’incidente e della paura delle conseguenze, ha preso via via contorni sempre più concreti. Al momento gli inquirenti parlano di un probabile incidente, dovuto allo stato di choc. L’impatto mortale è avvenuto in un tratto dove la linea ferroviaria passa a fianco della via Aurelia e non è difficile accedere ai binari. Sul posto militi della Croce Rossa rivana, carabinieri, polfer e polstrada.
Intanto alla Gildona la tabaccheria ’Via vai’ ha esposto il cartello ’Chiuso per lutto’ e la morte del giovane tabaccaio ha seminato profondo cordoglio fra quanti lo conoscevano e avevano avuto modo di apprezzarlo. Clienti e commercianti della zona di viale XX Settembre raccontano che Manuel Pronzato, fidanzato, era un bravissimo ragazzo, attaccato ai genitori che vivevano a Genova e che ogni settimana tornava a trovare nel capoluogo ligure. Per quanto riguarda il giallo dei soldi, pare che il ’bottino’ sia da ricondurre all’incasso della tabaccheria che ogni lunedì mattina il titolare andava a versare secondo un protocollo seguito dalle rivendite di tabacchi e valori bollati.