Un lutto arriva a funestare la comunità di Tendola, ponendoci di fronte per l’ennesima volta al disagio e alle difficoltà a cui sono esposti gli abitanti delle frazioni a monte – lontani dagli ospedali e dai centri di soccorso – nel momento in cui capiti loro un incidente, un malore. E’ morto ieri per un malore Pietro Bardelli, 78 anni, ex alpino, pensionato originario di La Spezia, un valido artigiano del settore metalmeccanico che costruiva ribaltabili per camion e che viveva a Tendola, dove era sposato.
La tragedia si è consumata nel pomeriggio di lunedì in via Borgo Alfieri nel centro della borgata dove lo scomparso abitava, così come racconta una testimone, la signora Irene Giorgi, che è stata la prima a soccorrere lo sfortunato pensionato.
"Ho sentito gridare e sono corsa: erano i due nipoti di Pietro, ragazzini che erano andati a trovare il nonno e l’avevano trovato colto da malore. In un attimo l’ho raggiunto – afferma – era riverso su sè stesso e ho fatto il possibile per rianimarlo, poi è arrivato un paesano ad aiutarmi. A poca distanza, in via della Fontana nei pressi della chiesa c’è il defibrillatore ma il contenitore vuoto, è dall’anno scorso – spiega Irene Giorgi – che manca e ancora non è stato riportato. Abbiamo chiamato il 118 ma non c’erano ambulanze disponibili alla P.A. di Caniparola che dista 10 chilometri da Tendola, così la centrale ha dirottato un’ambulanza della P.A.118 da Fivizzano, 17 chilometri. Hanno impiegato 25 minuti quelli di Fivizzano ad arrivare, devo riconoscere che hanno fatto miracoli perchè le strade sono quelle che sono e la distanza è grande – aggiunge – Però nell’attesa puoi fare il primo soccorso, ma il defibrillatore manca da un anno ormai e nell’occasione ci sarebbe servito. Forse saremmo riusciti a salvare un nostro compaesano. Sono delusa, ho visto un uomo morire senza che io potessi fare il possibile: una cosa veramente triste. La salma di Pietro Bardelli si trova all’obitorio dell’ospedale Sant’Antonio Abate di Fivizzano, i suoi funerali dovrebbero svolgersi doman alle 15 nella chiesa parrocchiale di Tendola, quindi il feretro proseguirà presso il locale camposanto.
Una notizia che sconvolge la comunità proprio nel momento in cui è stata avviata la brillante iniziativa degli abitanti di Sassalbo di fare ricorso alla telemedicina per tutelare la propria salute con apparecchiature all’avanguardia, grazie ai quali – seppure a distanza – far fronte ad infarti e ictus. Ai familiari di Bardelli giungano le più sentite condoglianze da parte della nostra Redazione.
Roberto Oligeri