
"Mi hanno fatto la multa perché, a loro dire, ero in auto senza cinture di sicurezza ma io le avevo allacciate e sono stata punita solo per vendetta perché dicevano che ero cara come sarta": le clamorose accuse di una donna lunigianese avevano colpito gli ex vertici della caserma dei carabinieri di Aulla, decapitata poi dall’inchiesta terremoto sui presunti pestaggi agli extracomunitari. L’allora comandante Andrea Tellini e il brigadiere capo Alessandro Fiorentino erano finiti davanti al gup per rispondere di abuso d’ufficio. Ieri mattina all’udienza preliminare il giudice Giovanni Maddaloni ha emesso però sentenza di non luogo a procedere accogliendo in pratica anche le richieste della procura (pm Alessia Iacopini). Per il maresciallo Tellini il fatto non sussiste mentre per il brigadiere Fiorentino il fatto non è più punito dalla legge come reato. L’avvocato Gianpaolo Carabelli che ha difeso Fiorentino ripercorre le fasi della vicenda giudiziaria.
"La stessa procura – ha commentato all’uscita dalle aule del tribunale –, si è convinta strada facendo che le accuse erano inverosimili. C’era una intercettazione relativa al procedimento che ha trascinato a processo 27 carabinieri (tra cui Tellini e Fiorentini ndr) in cui l’ex comandante della stazione di Aulla Tellini si lamentava con il brigadiere Fiorentino per il prezzo eccessivo che la sarta gli aveva applicato per la riparazione di un pantalone. Mi ha preso 50 euro per un orlo, questa la frase che aveva creato l’equivoco, la pattuglia dell’Arma guidata dal brigadiere Fiorentino aveva fatto il proprio dovere sanzionando la donna che viaggiava in auto senza le prescritte cinture di sicurezza. Entrambi i carabinieri si rivolgevano a lei per motivi privati per far aggiustare camicie e pantaloni, insomma una situazione di assoluta normalità. Cosa doveva fare Fiorentino? Non multarla? Non è stata contestata la multa, se fosse stata inflitta per vendetta come ha sostenuto l’accusatrice credo che si sarebbe proceduto per ben altri reati. Invece la pattuglia ha mantenuto un comportamento esemplare e il gup lo ha confermato con la sentenza di non luogo a procedere".
Il maresciallo Tellini era il comandante della stazione dell’Arma di Aulla ed è rimasto coinvolto nell’inchiesta choc della procura di Massa assieme al brigadiere Fiorentini e altri 25 carabi nieri. Il processo è in corso e gli imputati sono accusati di presunti pestaggi e altri reati quali lesioni, falso, nei confronti di extracomunitari fermati nell’ambito di operazioni anti droga.
Guido Baccicalupi