Mulazzo, compleanno con 175 candeline. Festa per l’anniversario della fondazione

Consiglio comunale straordinario con i cittadini e tanti studenti. Novoa: "Obiettivo tramandare la nostra storia alle nuove generazioni"

Mulazzo, compleanno con 175 candeline. Festa per l’anniversario della fondazione

Mulazzo, compleanno con 175 candeline. Festa per l’anniversario della fondazione

La storia siamo noi e abbiamo il dovere della memoria, frugando negli archivi per riscoprire il senso delle identità che il tempo rischia di cancellare. Per questo il Comune di Mulazzo ha festeggiato giovedì scorso 175 anni di storia comunale ricordando il decreto del Governatore degli Stati di Parma del 23 maggio 1849 con cui furono aggregati al Comune di Mulazzo il piccolo Comune di Groppoli e i territori di Canossa, Lusuolo e Castevoli.

Per l’occasione l’Amministrazione ha convocato un consiglio comunale straordinario giovedì 23 maggio alla 17.30 nella sala del Municipio durante il quale l’assemblea ha ascoltato gli interventi di Riccardo Boggi, Francesca Guastalli e Marina Carbone davanti ad una folta platea di pubblico e di studenti delle scuole dell’obbligo. Il sindaco Claudio Novoa ha introdotto il tema: "Celebriamo i 175 anni dalla fondazione del nostro Comune, si riscopre il valore del patrimonio storico e culturale, con l’obiettivo di tramandarlo alle future generazioni". L’evento ha consentito di riesumare il decennio (1849-1859) in cui i territori di Pontremoli, Bagnone, Filattiera, Mulazzo, Villafranca e Zeri, furono annessi al Ducato di Parma. Quello della Lunigiana Parmense è un periodo complesso perché le disposizioni e compensazioni territoriali previste dal Congresso di Vienna del 1815 per razionalizzare i confini tra gli stati nell’area della Val di Magra si scontrano con gli effetti delle guerre d’indipendenza. Con la fine del periodo napoleonico e la restaurazione, il trattato segreto di Firenze del 28 novembre 1844, dà attuazione a mutamenti territoriali che sarebbero entrati in vigore al momento della morte della duchessa Maria Luigia di Parma. Erano previste tre Lunigiane: una parmense con Pontremoli e altri cinque comuni, un’altra sottoposta al Ducato di Modena con Fivizzano, Aulla, Licciana, Massa e Carrara e una terza al Regno di Sardegna con Sarzana, La Spezia e la Val di Vara. Alla scomparsa di Maria Luigia (17 dicembre1847) i ducati di Parma, Piacenza e Guastalla passano all’Infante Carlo Lodovico di Borbone (Carlo II). Nello stesso tempo le dinamiche territoriali, previste dal trattato prevedevano che il ducato di Guastalla fosse ceduto ai duchi di Modena, assieme ai territori parmigiani sulla riva destra dell’Enza. In cambio Parma ha l’Alta Lunigiana. E questa era considerata una sventura per il ducato. In questo quadro si costituì il Comune di Mulazzo così come lo vediamo oggi. Si diceva allora che erano stati scambiati "il granaio e la cantina con la legnaia". Tante le curiosità dall’introduzione della patate e delle barbabietole da zucchero da parte dei Francesi, nel periodo dell’occupazione napoleonica, assieme a modi dire popolari, ma anche dell’anagrafe e anche nuove leggi che hanno consentito di entrare nell’era contemporanea.

Natalino Benacci