REDAZIONE MASSA CARRARA

Movida violenta a Marina di Carrara: droga, risse e lanci di bottiglie

Sabato sera a Marina di Carrara è scoppiata una rissa tra ragazzi, con lancio di bottiglie di vetro, che ha portato un ragazzo in ospedale. Il Comitato di zona chiede a tutti di fare la propria parte per arginare la situazione.

"Movida violenta: droga, risse e lanci di bottiglie"

Ancora un sabato sera di malamovida nel centro di Marina. E qualcuno è finito in ospedale. A segnalare l’ennesimo fine settimana finito male è Gino Stefanini del Comitato di zona Marina, che abita a pochi passi dalle strade più frequentate dai giovani.

"Eviterò di parlare del Bronx per non urtare la sensibilità dei benpensanti che abitano lontani dalla zona – scrive Stefanini – Non parlerò del Bronx, parlerò invece di ciò che è successo sabato.La serata è in corso, bar tutti aperti, tanta gente in giro, bene vuol dire che la città è viva, ma viva di cosa? Alle 21 avevo postato una segnalazione di adolescenti che si facevano, in modo impacciato, dei cannoni. Alle 22.30 un gruppo di ragazzi seduti in mezzo alle auto intenti a tirare di Cocaina. A mezzanotte 45 all’interno della galleria scoppia una rissa tra ragazzi – prosegue Stefanini – una quindicina circa che si scambiano opinioni con lancio di bottiglie di vetro".

Queste bottiglie volavano da una parte all’altra della galleria lato viale Colombo – prosegue lo sfogo Stefanini – vicino alle vetrine di un’agenzia immobiliare e non solo. Un ragazzo con una maglietta bianca, in evidente stato di ebbrezza, deve avere avuto la peggio perché la maglietta era diventata rossa di sangue e infatti ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. Non è il Bronx, è solamente uno scambio di opinioni, un modo di socializzare, peccato però che una coppia con un bambino che ha avuto bisogno di andare al pronto soccorso ha rischiato di prendersi qualche bottigliata sulla testa. Alle due tutti i locali erano correttamente chiusi tranne uno verso il cantiere Nautico, sarà stato certamente un disguido".

Una situazione che per Stefanini deve e può essere arginata ognuno facendo la sua parte "e forze dell’ordine nel fare rispettare le leggi – il Comune aprendo tavoli di confronto".