REDAZIONE MASSA CARRARA

"Mostra 'Romana Marmore': l'archeologia del marmo romano a Carrara in esposizione al Carmi"

La mostra "Romana Marmore" a Carrara racconta l'escavazione romana del marmo con sezioni sulla storia di Luni, Fossacava e il culto dei cavatori. Promossa dal Comune e dalla Soprintendenza, offre un percorso didattico e storytelling per i bambini. Opere in esposizione provenienti da varie istituzioni. Un progetto che valorizza l'identità territoriale e coinvolge le nuove generazioni.

La mostra "Romana Marmore" a Carrara racconta l'escavazione romana del marmo con sezioni sulla storia di Luni, Fossacava e il culto dei cavatori. Promossa dal Comune e dalla Soprintendenza, offre un percorso didattico e storytelling per i bambini. Opere in esposizione provenienti da varie istituzioni. Un progetto che valorizza l'identità territoriale e coinvolge le nuove generazioni.

La storia dell’escavazione romana al centro della mostra ‘Romana Marmore. Storie di imperatori, dei e cavatori’, in programma al Carmi dal 25 maggio al 12 gennaio del prossimo anno. La mostra è stata curata da Stefano Genovesi (direttore del Museo del marmo di Carrara e dell’area archeologica di Fossacava) e Giulia Picchi (funzionario archeologo Soprintendenza Abap e si articola in quattro sezioni: la storia della colonia romana di Luni e a quella dell’estrazione del marmo lunense tra la seconda metà del I secolo a.C. e il III-IV secolo d.C, il sito di Fossacava dall’escavazione del marmo bardiglio in età romana fino allo scavo archeologico condotto nel 2015, il culto dei cavatori e la statua della dea Luna, e la diffusione del marmo bardiglio nell’antica Roma. L’evento espositivo sarà accompagnato da un apparato didattico dispiegato lungo il percorso.

Previsto anche uno storytelling dedicato ai bambini. La mostra è promossa dal Comune di Carrara e dalla Soprintendenza Abap per le Province di Lucca e Massa Carrara, con il sostegno della Fondazione cassa di risparmio di Carrara, l’esposizione è curata da Giulia Picchi, funzionario archeologo Soprintendenza ABAP per le Province di Lucca e Massa Carrara, e da Stefano Genovesi, direttore del Museo del marmo di Carrara e dell’Area archeologica di Fossacava. Di ieri mattina la presentazione a Palazzo Binelli con il presidente della Fondazione CrC Enrico Isoppi, l’assessore alla cultura Gea Dazzi, il direttore del Carmi Marco Ciampolini e i curatori Stefano Genovesi e Giulia Picchi. Un totale di 40 opere per rivivere l’archeologia dell’escavazione e visitare Fossacava, che dal 2022 al 2023 ha visto la presenza di diecimila visitatori. In esposizione anche i manufatti prestati dall’Accademia di belle arti, dalla collezione Giorgio Vanelli della villa Dervillé, dal museo archeologico ‘Formentini’ di Spezia, dal museo archeologico nazionale e Parco archeologico di Luni e dalla Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio di Lucca e Massa Carrara. "Questo è un progetto del territorio per il territorio e ruota attorno all’archeologia – ha detto l’assessore Dazzi –. Raccontare i marmi romani e il bardiglio di Fossacava significa raccontare le origini del nostro territorio, creando nei visitatori una consapevolezza e una conoscenza della nostra identità. Spero pertanto che le generazioni più giovani e gli studenti, anche grazie al taglio divulgativo pensato dai curatori, possano trarre informazioni importanti su un territorio unico al mondo". "Un progetto che abbiamo accettato di buongrado con importanti risvolti didattici che abbiamo apprezzato sin dal momento in cui è stato proposto alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara – ha aggiunto il presidente Enrico Isoppi -. Lo abbiamo sostenuto con convinzione perché siamo certi saprà dare lustro al nostro territorio e promuoverlo oltre i suoi confini, una riscoperta e un ritorno alle nostre origini grazie a reperti straordinari".

Alessandra Poggi