Morì schiantandosi con la moto Indagati l’amico e tre dirigenti

L’incidente stradale avvenne a giugno del 2019: il cuore di Mattia Pucciarelli smise di battere subito. Concluse le verifiche da parte della Procura: i reati contestati sono omicidio colposo e delitto in concorso

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di Alfredo Marchetti

Una vita spezzata al curvone prima di Antona: concluse le indagini, in quattro sotto la lente della Procura per il tremendo incidente stradale avvenuto nel 2019 e che si portò via il 23enne Mattia Pucciarelli. Si tratta dell’amico che gli avrebbe prestato la moto, nonché tre dirigenti della Provincia nel settore Lavori pubblici e Viabilità. I reati che la Procura contesta ai quattro è omicidio e cooperazione colposi. Mattia si sarebbe fatto prestare dall’amico la Triumph da strada, per provarla lungo la via dei Colli fino a Pian della Fioba. Sulla via del ritorno qualcosa però era andato storto trasformando in tragedia quei momenti di spensieratezza: il cuoco di 23 anni (da compiere il prossimo 4 agosto), morì andandosi a schiantarsi contro il guard rail, nell’imboccare l’ultima curva ’a gomito’ prima dell’abitato di Antona. Un urto terribile che gli fece saltare via il casco rotolato parecchie decine di metri più in là.

Dopo quasi tre anni la Procura informa gli interessati della chiusura delle indagini, che porterà a una potenziale richiesta di rinvio a giudizio. "I quattro sono indagati – scrive la Procura – per i reati di omicidio e delitto in concorso colposi, per aver, cagionato per colpa,, consistita in negligenza, imprudenza e imperizia e nel caso dell’amico anche l’inosservanza delle norme disciplinanti la circolazione stradale, il decesso di Mattia Pucciarelli. In particolare l’amico affidava per la guida al ragazzo, sprovvisto di patende di guida per quel tipo di veicolo, il proprio motociclo Triumph, gli altri quali responsabili della Provincia, ente gestore della strada, omettevano di allestire una idonea barriera di protezione lungo il ciclio della strada stessa, così che Pucciarelli, nel percorrere alla guida del motoveicolo la via Arni a Scopeti, con direzione monti-mare, il 23 giugno 2019 alle 12,45 circa, giunto in corrispondenza di una curva volgente a destra secondo il suo senso di marcia, invadeva l’opposta corsia di marcia e impattava contro la ringhiera parapetto in ferro fungente da guard rail posto all’esterno della curva, costituita da montanti verticali intervallati e collegati tra loro da due serie di tubi paralleli posti a due diverse altezze da terra a mo’ di staccionata e del tutto inidonea e pericolosa per l’utende della guida, in quanto, anziché attutire l’impatto e assorbire energia la restituiva, facendo ribaltare moto e conducente che, cadendo moriva sul colpo".