
MONTIGNOSO
Montignoso ha il suo nuovo Piano operativo, lo strumento urbanistico che per i prossimi 5 anni dice dove, come e quanto si può andare e costruire, poca nuova edificazione e tanto recupero dell’esistente con incentivi premianti che consentiranno di aumentare spazi e volumetrie. Zona per zona, è tutto messo su carta. Purtroppo, però, non è ancora in vigore perché prima dovrà affrontare e superare lo scoglio della commissione paesaggistica regionale che ne deve valutare la conformità al Pit. Gran parte del percorso è fatta: dopo due lunghissime sedute, il consiglio comunale giovedì ha approvato in via definitiva il Poc, votando tutte le controdeduzioni alle osservazioni. Alcune sono state accolte, altre respinte ma, assicurano l’assessora all’urbanistica Eleonora Petracci e il sindaco Gianni Lorenzetti, con una visione d’insieme.
"E’ finito così il percorso politico – ha precisato Petracci -, condiviso da tutta la maggioranza che ha saputo fare sintesi, con la supervisione dei tecnici. Come dice il progettista Mauro Ciampa, questo è un piano che vuole migliorare la qualità della vita. Ci sono le norme tecniche di attuazione che si attuano sul patrimonio edilizio esistente per ottenere un grande lavoro di recupero e riqualificazione su un tessuto urbanistico degradato, soprattutto dove negli anni ’70 e ’80 sono nati edifici senza servizi. Andiamo a ricucire il tessuto, favoriamo la sostituzione edilizia, demolizione, ricostruzione consentendo degli ampliamenti a tutti: 30% in pianura e 35% in collina. Di più in collina perché qua dobbiamo dare risposte all’esigenza degli abitanti, anche per evitare lo spopolamento".
Poi il piano prevede sopraelevazioni per chi demolisce e ricostruisce con risparmio energetico, il 10% in più di volumi. Il 30% di ampliamento anche nella zona rurale anche se lì ogni intervento dovrà passare dalla commissione integrata della Regione, come prevede la legge 65 del 2015. Inoltre ogni nuova edificazione prevede la perequazione per creare infrastrutture, come alla Renella o nella frazione di Debbia: nuova viabilità, parcheggi, servizi. "Abbiamo già adottato una variante al Piano strutturale che accoglie le richieste di alcune attività produttive in zona rurale per la creazione di camping, sosta per camper, area ippica e un’area bungalow in montagna – ha detto ancora Petracci -. Abbiamo mantenuto l’asse commerciale su Aurelia e viale Marina dando possibilità edificatorie o ampliamenti a quelle esistenti perché creano lavori. Il piano prevedeva 11mila metri quadrati di nuova edificazione e 1.800 di residenziale saranno invece destinati alla realizzazione di una Rsa al confine con Massa, come richiesto dai proprietari: questa scheda e tutte quelle modificate dovranno però essere riadottate e i cittadini potranno presentare nuove osservazioni".
"La legge regionale 65 ha cambiato il modo di fare urbanistica – ha concluso Lorenzetti -: una volta il piano approvato sarebbe stato subito operativo ora invece serve la conformità paesaggistica dalla. Per questo, visto che siamo a fine legislatura e ad agosto inizierà il semestre bianco, ho preso contatti con l’assessorato a Firenze per se possibile di anticipare la paesaggistica per non dover aspettare nuove elezioni e altro tempo. Sicuramente qualche sbavatura può esserci e siamo disposti a rivedere in termini brevissimi, al massimo un paio di anni, tutto ciò che non funziona". Il Poc resterà operativo per 5 anni e nel frattempo l’intenzione dell’amministrazione è andare a definire il nuovo piano dell’arenile e quello degli alberghi.
Francesco Scolaro