REDAZIONE MASSA CARRARA

Montignoso cerca un gestore per il porticciolo

Aperto il bando per i servizi nautici pubblici ai 240 posti barca del Cinquale

Il Comune di Montignoso cerca un gestore per l’approdo turistico di Cinquale: un appalto di un anno, rinnovabile di un altro anno e 6 mesi poi di proroga tecnica per il nuovo bando, attraverso cui garantire un servizio essenziale per i turisti e pescatori della zona. Una struttura che ancora oggi offre 240 posti barca dai 4 fino a 8 metri e mezzo di lunghezza, per massimo tre metri di larghezza. Il canone che il concessionario dovrà corrispondere sarà determinato al momento dell’aggiudicazione ma non sarà inferiore a 200.000 euro l’anno. Il valore della concessione è stimato con un fatturato annuo di 330mila euro. Il concessionario avrà l’obbligo di iniziare la gestione l’1 gennaio e dovrà provvedere anche al dragaggio del tratto fluviale del bacino portuale e dall’approdo alla foce in compartecipazione con gli altri gestori di approdo assumendosi le relative spese nei termini e nelle modalità stabilite nell’accordo sottoscritto dai concessionari. Inoltre dovrà attrezzare nel centro servizi un punto bar e ristoro, allestire gli uffici di gestione e amministrazione e dovrà riservare metà dei posti barca ai residenti di Montignoso da almeno 3 anni dalla data di pubblicazione del bando.

Il nuovo gestore dovrà garantire al Comune alcuni periodi di apertura dal 16 settembre al 31 maggio dalle 8 alle 18 d’estate fino alle 19, la presenza di un ufficio per il coordinamento, l’esecuzione e il controllo delle operazioni e dei servizi come il deposito a terra delle barche, il rifornimento idrico e l’allaccio elettrico, servizio di vigilanza diurna e notturna, la pulizia dell’aera portuale, il controllo di sicurezza degli ormeggi, il servizio gru con movimento, la videosorveglianza. L’amministrazione a ogni modo si riserva anche la facoltà di individuare all’interno dell’approdo uno spazio per il distributore di carburante da dare in gestione al concessionario o a terzi. A chi partecipa è richiesto un fatturato nel triennio 2019-2021 di almeno 350mila euro e nello stesso periodo un fatturato medio annuo nella gestione di porti e approdi di almeno 100mila oltre alla disponibilità di tutta l’attrezzatura necessaria all’effettuazione dei lavori di dragaggio per mantenere la profondità del fondale di almeno un metro e mezzo, personale con patente nautica e una barca a motore per servizio clienti.