Montignoso (Massa Carrara), 29 novembre 2023 – Il Comune di Montignoso sfida la direttiva Bolkestein e l’incertezza giuridica che regna nel settore a livello nazionale. Lo fa da solo, nel suo piccolo, e solo per un anno approfittando di una disposizione normativa introdotta dall’allora governo guidato dal presidente Mario Draghi nel 2022 e mai contestata a livello nazionale o europeo. In pratica concede una proroga di un anno per le 16 concessioni demaniali di sua competenza, motivata dalla situazione contingente di incertezza normativa e dall’impossibilità operativa di mettere a gara quelle stesse spiagge che secondo logica e giurisprudenza scadono alla mezzanotte del 31 dicembre.
La decisione, che sarà messa a breve pubblicata e resa effettiva, è stata presentata ieri mattina a Villa Schiff dal sindaco Gianni Lorenzetti affiancato dall’assessore Giulio Francesconi e dal legale incaricato come consulente esterno, esperto del settore, Carlo Lenzetti. "C’è voluto un lungo percorso di gestazione che non è stato semplice e lo vediamo nella cronaca di queste settimane per quel che riguarda l’applicazione della direttiva Bolkestein, fra ricorso, sentenze e pronunce che cambiano la prospettiva settimana dopo settimana. Avevamo un problema da risolvere, per il Comune e per gli imprenditori, per evitare che decisioni dell’ultimo minuto ricadessero su tutti – ha spiegato Lorenzetti -. All’ultima riunione di novembre con i balneari abbiamo spiegato la nostra volontà: una proroga di un anno per affrontare in maniera adeguata e con i tempi utili le gare. Una proroga che non ci impedisce comunque di recepire eventuali decisioni o normative sovraordinate che dovessero arrivare nel frattempo. Lo abbiamo deciso motu proprio per una proroga di tutte le concessioni demaniali marittime di un anno".
Un percorso iniziato da un convegno fatto a Marina di Massa, come ha spiegato l’assessore Francesconi, che serviva a ragionare sul "vuoto normativo che vige sulla vicenda, per capire come colmarlo e risolvere un problema gravoso per il Comune e tutelare il tessuto imprenditoriale del territorio". "Il punto è chiaro – ha detto ancora l’avvocato Lenzetti -: fra 30 giorni circa scadono le concessioni demaniali marittime a uso turistico e ricreativo. Il primo gennaio per chi si trova ancora lì si potrebbe addirittura parlare di occupazione abusiva di suolo demaniale. Eravamo di fronte a un bivio: fare immediatamente le gare o applicare una norma, perfettamente valida e mai messa in discussione da nessuno, nemmeno dalla Commissione Europea, che dà facoltà ai Comuni con un atto motivato di concedere una proroga di un anno per ragioni legittime".
Con tutte le difficoltà poi di preparare delle gare senza certezze normative. La legge applicata è la 118 del 2022, che all’articolo 3 comma 3 che parla appunto di "ragioni oggettive che impediscono la conclusione della procedura selettiva" connesse a eventi come "pendenza di un contenzioso o a difficoltà oggettive legate all’espletamento della procedura stessa". Ogni altro termine, come ha spiegato l’avvocato Lenzetti, è stato affossato da Commissione Europea o tribunali. Resta infine l’opzione atti formali, una sorta di evidenza pubblica a cui alcuni balneari hanno aderito in passato portando la scadenza della concessione al 2033: a Montignoso l’avevano fatta soltanto in 2. "Potrebbero essere ancora fatti", ha concluso Lenzetti. Certo che oggi l’attenzione è però molto più alta da parte dell’Europa.