
’Miracolo’ made in Massa. Medico salva un neonato
Avere una vita tra le mani, anzi un alito di vita che rischia di volare via. Avere una vita tra le mani in una sala operatoria in Burkina Faso, a distanza di migliaia di chilometri da una realtà di eccellenza come l’Ospedale del Cuore di Massa della Fondazione Monasterio dove lavora e riuscire a salvarla. Questa è la storia di Stefano Antonelli, medico anestesista massese, in missione nel paese africano come anestesista volontario per l’organizzazione non profit romana ’Emergenza Sorrisi’. Antonelli è alla sua seconda missione. Era arrivato da un solo giorno a Sabou, un comune della provincia di Boulkiemdé, in Burkina Faso, dove anche a novembre le temperature sono elevatissime e abituarsi non è facile, ed ha vissuto una esperienza che diventa una storia di speranza e di calore umano. Una storia che ha tenuto tanti con il cuore e con il fiato sospeso e dove il destino e la professionalità del medico hanno giocato un ruolo importante. E’ successo che l’anestesista dell’ospedale San Maximilian Koibe, dove Antonelli è in missione, ha avuto un incidente stradale e non può essere in sala parto dove una donna deve dare alla luce un bambino. Si tratta di un’emergenza perché la mamma ha un travaglio molto difficile e ogni minuto diventa importante. L’ospedale è gestito da un gruppo di frati francescani che, grazie a interventi di cooperazione internazionale, si adoperano per garantire un’assistenza sanitaria in un posto del mondo dove tutto è complicato.
Quel giorno è proprio un frate a dire a Stefano Antonelli di sostituire il collega. E così l’anestesista massese va in sala operatoria con Giulia, una giovane specializzanda di Roma. Ma ancora una volta entra in gioco il destino perché Giulia deve correre su un’altra emergenza. Stefano Antonelli si trova da solo davanti a una giovane donna che deve diventare mamma. Riesce a tranquillizzarla e procede. Il bambino nasce ma è come se fosse un... giocattolo rotto. Nessuno si accorge che è in pericolo, ma Antonelli sì. E così sfida il destino e se stesso. Altro intervento e venti minuti dopo e il piccolo è salvo. Ora è diventato il bambino di tutti.
Oltre a fare il medico e il volontario, Antonelli è musicista per passione. Suona la chitarra ma questa volta sono state la sua professione e la sua umanità a suonare la melodia della vita. "Abbiamo accolto questa storia con grandissimo entusiasmo e gioia", così ha commentato Gennaro De Lucia, responsabile delle comunicazioni e della raccolta fondi di ’Emergenza Sorrisi’.