
di Claudio Laudanna
Notte agitata in centro. Bottigliate contro tre esponenti di Forza Italia. Cinque ragazzi sono stati denunciati dalla polizia con l’accusa di minacce, danneggiamento aggravato, lesioni e violenza privata. Tutto è accaduto tra venerdì e sabato quando Gianni Musetti, Davide Ragini e Stefania Giannini, dopo aver presenziato al primo degli incontri elettorali organizzati dalla coalizione che sostiene Simone Caffaz, si sono presentati in via San Piero per cercare un quarto amico. La stretta strada del centro in quel momento era gremita di gente e poco dopo l’arrivo dei tre esponenti di centro destra la situazione ha iniziato a surriscaldarsi. Non è ancora chiaro cosa sia accaduto di preciso, di sicuro è volata qualche parola di troppo. Ma su chi sia stato a dare il via allo scontro ci sono opinioni discordanti e le indagini sono ancora in corso. Di certo, però, tutta la vicenda si è svolta nel giro di poco tempo. Prima Musetti e gli altri due suoi compagni sono stati invitati ad allontanarsi dal vicolo; poi la situazione è degenerata.
"Avevamo semplicemente parcheggiato in quella zona, ma quando ci hanno visto ci hanno aggrediti – racconta Musetti -, erano almeno 60 anarchici, mentre noi eravamo solo tre. Ci hanno chiamato fascisti e ci hanno tirato addosso bottiglie e sassi. Stefania, che tra l’altro gestisce lo sportello provinciale di Forza Italia contro la violenza sulle donne, è stata ferita a una coscia ed è stata medicata dall’ambulanza". Sul posto sono arrivate nel giro di pochi minuti le volanti di polizia e carabinieri che hanno scortato via i tre esponenti di Forza Italia e poi hanno subito avviato le indagini. A portarle avanti sono state gli uomini del commissariato che già ieri pomeriggio sono riusciti a identificare 5 giovani ritenuti tra i principali autori dell’aggressione, tutti noti alla giustizia e qualcuno anche già coinvolto in episodi di mala movida. Per loro è subito scattata la denuncia.
Nei confronti di Musetti e degli altri suoi due compagni di partito, invece, fin dalle prime ore del mattino è stato un susseguirsi di messaggi di solidarietà. "Sono vicino a Gianni, Davide e Stefania. Sono stati aggrediti da oltre 60 persone, presumibilmente di stampo anarchico, per il solo fatto di essere di Forza Italia - ha scritto il senatore Massimo Mallegni -. Siamo stati probabilmente troppo morbidi con questa gente e, per il solo fatto di non esasperare gli animi, troppe volte sono stati lasciati fare. Adesso basta: dobbiamo usare il pugno di ferro". Stesso messaggio ribadito dai suoi compagni di partito Stefano Benedetti e Riccardo Bruschi che sottolinea come questo sia "l’ennesimo episodio di malamovida, figlia del degrado in cui purtroppo versa la città di Carrara e che noi vogliamo combattere". "Questa aggressione non è casuale, girare per il centro storico è pericoloso" tuona da par suo il commissario della Lega Nicola Pieruccini, mentre il candidato a sindaco Simone Caffaz rincara la dose: "Sono amareggiato e preoccupato, ma purtroppo non sorpreso dall’aggressione subita ieri sera ai danni di tre militanti di Forza Italia. Questi episodi sono una prassi ricorrente in città. E’ ora che tutte le forze politiche prendano una posizione chiara e non equivoca su questi gesti". Condanna "all’episodio di violenza", solidarietà e vicinanza alle vittime dell’aggressione sono state espresse anche dal coordinamento comunale di Carrara di Fratelli d’Italia.