Migranti, scontro su Cpr regionale. Giani: "Specchietto per le allodole"

Il Pd presenta una proposta in consiglio per chiedere al Governo di rivedere il quadro normativo

Migranti, scontro su Cpr regionale. Giani: "Specchietto per le allodole"

Migranti, scontro su Cpr regionale. Giani: "Specchietto per le allodole"

di Pietro Mecarozzi

"Il problema dei migranti non è buttarli fuori, è avere la capacità di dare una risposta nell’accoglierli". Sulla gestione dell’emergenza migranti, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha una visione ben definita. E ieri, ospite alla trasmissione televisiva Agorà, ha mandato l’ennesimo messaggio al Viminale: "Dovevamo e dobbiamo lavorare sui centri di accoglienza, sulla possibilità di ospitare e poi integrare – ha sottolineato Giani. Ma i Cpr (Centri di permanenza per i rimpatri ndr) sono uno specchietto per le allodole. Se il governo deciderà su questo, deciderà su qualcosa che non risolve il problema dei migranti".

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, intanto, ha fatto sapere ai governatori delle cosiddette Regioni rosse che il governo è disponibile al dialogo ma no a veti immotivati. Nel frattempo in Toscana i migranti accolti nei Cas (Centri di accoglienza straordinaria), secondo quanto ha fatto sapere ieri la prefettura di Firenze, sono saliti a 8.700 presenze, rispetto alle 8.254 del 13 settembre scorso. Firenze è la provincia con più presenze: sono 2.176 persone, rispetto alle 2.088 della scorsa settimana. Poi c’è Siena, che è passata da 1269 a 1332 migranti accolti, e al terzo posto Pisa, che ’ospita’ 975 profughi (la scorsa settimana erano 898).

A fare eco alle opposizioni di Giani c’è anche Emiliano Fossi, segretario del Pd toscano: "I centri di permanenza per i rimpatri non sono la soluzione al fenomeno migratorio – spiega – e oggi (ieri ndr) il nostro partito lo ribadisce, come ha già ben fatto il presidente Giani". Il Pd toscano resta quindi unito e compatto sul no al Cpr, come dimostra anche la mozione presentata ieri in Consiglio regionale (che verrà esportata anche nei consigli comunali della Toscana) per opporsi alla realizzazione di un centro di accoglienza e chiedere al governo e al parlamento una riforma organica del quadro normativo. Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, che nei mesi scorsi era apparso possibilista, adesso sembra nutrire forti dubbi sulla bontà del progetto del Cpr. Mentre il capogruppo del Pd in Regione Toscana, Vincenzo Ceccarelli, ha le idee chiare: "La volontà manifestata dal governo di cercare una soluzione alla incapacità di gestire il fenomeno delle migrazioni dal sud del mondo – attacca – con la costruzione di nuovi Cpr è assolutamente inaccettabile". La Lega, tuttavia, va alle contromisure politiche e promette una "mozione a favore della creazione di un Cpr in Toscana da discutersi, sia in Consiglio regionale che in ogni Comune della Toscana", spiegano il commissario regionale della Lega, Luca Baroncini, la capogruppo a palazzo del Pegaso, Elena Meini.