Carrara, arrivati 249 migranti. “Barca ribaltata, pensavo fosse l’ultimo giorno della nostra vita”

La Geo Barents di “Medici senza frontiere” arrivata al porto di Marina, è l’undicesimo sbarco

Carrara, 20 marzo 2024 – È arrivata al porto di Marina di Carrara la nave Geo Barents della ong Medici senza frontiere con a bordo 249 migranti. L'imbarcazione li ha soccorsi in tre diverse operazioni di salvataggio in mare davanti alle coste della Libia.

Per il porto di Marina di Carrara si tratta complessivamente dell'undicesimo sbarco da quando sono in atto queste operazioni, il secondo del 2024 che si aggiunge ai nove del 2023. L'accoglienza e le procedure successive allo sbarco sono coordinate dalla Prefettura di

Massa-Carrara.

Ad attendere lo sbarco lungo la banchina del porto i volontari, il supporto sanitario e le forze dell'ordine, oltre al personale dell'Autorità portuale e della Capitaneria di porto. La nave e i migranti riceveranno i primi controlli a bordo, a partire da quelli sanitari, per poi essere fatti scendere a piccoli gruppi e accompagnati con i pullman nel vicino complesso fieristico di Imm-CarraraFiere, per le successive procedure di identificazione e i controlli medici. Da lì, i migranti partiranno nelle ore successive per le strutture di accoglienza che li ospiteranno. 

Terribile le testimonianze dei migranti a bordo della Geo Barents. “Siamo rimasti in mare per un giorno e mezzo senza cibo né acqua. Dopo poche ore, il motore ha smesso di funzionare e l'acqua ha iniziato ad entrare nella barca. In poco tempo si è riempita. A un certo punto le persone hanno iniziato ad alzarsi e a muoversi. La barca ha perso equilibrio e si è capovolta. Ho pensato che fosse l'ultimo giorno della nostra vita”, ha raccontato Abdalle, 22 anni.

Gli fa seguito Idriss, 40 anni: “Eravamo alla deriva, l’acqua ha iniziato ad entrare nella barca. Le persone erano spaventate, eravamo tutti in preda alla disperazione. Io so nuotare, non avevo così tanta paura ma guardando intorno a me e vedendo tutti quei bambini e persone che non sanno nuotare ho pensato ‘Spero che non cadremo in acqua’”.