"Miglior risultato di sempre". I successi della Pugilistica ’Bertola’. Festa con targa commemorativa

All’evento il presidente nazionale della Fip Flavio D’Ambrosi: "La boxe è pedagogia e inclusione". Benfatto: "Risultati raggiunti sul campo da dirigenti, tecnici e atleti: l’amministrazione sostiene la disciplina".

"Miglior risultato di sempre". I successi della Pugilistica ’Bertola’. Festa con targa commemorativa

I vertici della Pugilistica carrarese durante la manifestazione per la consegna della targa commemorativa

"La boxe è uno sport che vuol dire pedagogia, integrazione, inclusione; che toglie i ragazzi dalla strada, che si regge sulla sinergia tra dirigenti e tecnici che operano con passione, un tessuto forte che dà valori e competenze tecniche. La boxe ha una tradizione, tante società che operano sul territorio rischiano di chiudere e non tutte le amministrazioni locali comprendono l’importanza della azione della boxe sul territorio come succede invece a Carrara. Noi abbiamo dei principi, siamo portatori di valori sani e dobbiamo essere esempio per i giovani, siamo modelli di riferimento". Lo ha detto Flavio D’Ambrosi, il presidente nazionale della Fip (la federazione nazionale del pugilato) intervenuto alla cerimonia per la consegna alla Pugilistica Carrarese "Enrico Bertola" (tra le più antiche società del territorio e d’Italia, nata nel 1921) della targa in marmo per "Il miglior risultato di sempre" (il sesto posto nella classifica nazionale per società, conquistato nell’anno 2023).

All’appuntamento di eccezione per un traguardo prestigioso, sono arrivati in tanti: oltre a D’Ambrosi c’erano la consigliera federale Mariangela Verna; il presidente della federazione toscana Franco Pierazzoli; il presidente della federazione campana Rosario Africano; il commissario tecnico regionale Aldo Nicchi; il delegato provinciale Coni Vittorio Cucurnia; la promoter internazionale Rosanna Conti Cavini; la pugile Irma Testa, peso leggero, bronzo alle Olimpiadi di Tokio (prima medaglia italiana nella boxe femminile), medaglie d’oro e podi a mondiali, europei, campionati UE e giochi olimpici giovanili (in carriera 150 vittorie in 180 incontri disputati). A rappresentare l’amministrazione civica l’assessore allo Sport Lara Benfatto (presente anche l’assessore Moreno Lorenzini) mentre in sala sono arrivati molti atleti della Pugilistica e gli ex presidenti Paolo Pasquali e Giuseppe Mussi. A condurre la manifestazione Remo D’Acierno, cronista ufficiale della Fip.

"Franchini è ormai diventato uno zio, ci sentiamo tutti i giorni – ha detto la Benfatto – questi sono risultati conquistati sul campo da atleti, dirigenti e tecnici che vivono la palestra come una seconda casa e la amministrazione comunale continuerà a sostenere la boxe". Il presidente Gualtiero Magnani ha ricordato la figura di Bertola ma ha anche lanciato un allarme: "Bertola ha dato la vita per lo sport, ma oggi la boxe è in crisi, è poco seguita dai media nazionali, eppure oltre all’aspetto tecnico c’è anche una funzione sociale " ha detto Magnani annunciando che presto sarà posto un monumento in marmo (un guantone da boxe) in largo di via don Minzoni. Negli interventi di Pierazzoli, Africano e Nicchi, il ritratto del ds Franco Franchini, l’artefice di questo premio: "un carattere chiuso, ombroso e burbero, ma trasparente perchè dice quello che pensa, uno che litiga ma poi diventa un amico". E Franchini si è commosso e gli si sono inumiditi gli occhi: "questo è un traguardo di tutti perché la società sono gli atleti". Quindi è stata scoperta la targa in marmo che ricorda il "miglior risultato di sempre".

Maurizio Munda