Vermi nel riso e pesce avariato. Pranzo-choc alla mensa scolastica

Polemiche a Pontremoli. «Episodio grave, intervenga il sindaco»

Mensa scolastica

Mensa scolastica

Pontremoli, 13 ottobre 2018 - Vermi nel riso e pesce avariato. E’ la brutta sorpresa trovata nel piatto nei giorni scorsi dagli alunni della scuola media. Episodio che ha suscitato sconcerto e le più che comprensibili proteste da parte dei genitori, allarmati per la qualità del cibo servito ai figli. Il servizio di mensa scolastica affidato dal primo ottobre ad un nuovo gestore, solleva ora le aspre critiche del gruppo consiliare di minoranza Open Pontremoli che hanno inviato un’interrogazione urgente al sindaco Baracchini.

I consiglieri Francesco Mazzoni, Elisabetta Sordi e Gregorio Petriccioli lamentano che il servizio abbia preso il via solo al primo ottobre «con disagi relativi all’impossibilità di effettuare i rientri programmati dall’orario scolastico» e ricordano che il vicesindaco aveva rassicurato sulla qualità dei servizi che sarebbero stati forniti da una Cooperativa sociale, promettendo un miglioramento delle condizioni rispetto alle precedenti gestioni. Entrano nel merito degli episodi di non conformità (rilevati il 4 e 8 ottobre ) nel corso dei quali «ragazzi e bambini hanno riscontrato la presenza di animali nei piatti della mensa e la somministrazione, ad esempio, di pesce chiaramente avariato e non idoneo al consumo».

Chiedono quindi di conoscere quali iniziative abbia messo in atto l’amministrazione comunale «per porre rimedio ai gravissimi fatti, soprattutto considerando la sicurezza e l’incolumità dei bambini che frequentano la mensa». Quali azioni nei confronti del gestore del servizio responsabile della qualità dei pasti, quali garanzie che tali fatti non si ripetano». Il sindaco è invitato a fronire una risposta scritta su quanto accaduto a scuola. «Non si può in alcun modo derubricare l’accaduto a semplice incidente di percorso – affermano i consiglieri Mazzoni, Sordi e Petriccioli – riteniamo doveroso che ciascuno si prenda le proprie responsabilità: anche se il prodotto fosse già arrivato avariato in cucina, non doveva essere cucinato né tantomeno in alcun modo servito ai bambini. Vuol dire che c’é stata una mancanza di attenzione da parte di chi doveva controllare la qualità del prodotto o, peggio ancora, non esiste una figura responsabile della qualità e della salubrità del cibo che viene servito tutti i giorni ai nostri figli».

N.B.