Master sotto attacco: "Una gestione opaca"

I consiglieri di Fratelli d’Italia contestano l’amministratore unico Luca Palazzo su consulenze, lavoro interinale, contenziosi e accertamenti

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E’ la gestione di Master l’occasione perché si consumi l’ennesima faida familiare in seno alla maggioranza di centrodestra con un siluto di Fratelli d’Italia indirizzato all’amministratore unico della società Luca Palazzo. I consiglieri Massimo Evangelisti, Sara Tognini, Bruno Tenerani e Alessandro Cancogni, hanno espresso le loro perplessità in consiglio comunale denunciando che "alcuni addetti che si sono licenziati hanno poi ricevuto per il medesimo ruolo, quello del Ced, migliaia di euro di consulenza per la gestione di dati sensibili". Altre perplessità che il gruppo ha messo nero su bianco definendo "incomprensibile poi la gestione del personale con lavoratori che negli anni hanno formato la loro professionalità, ora demansionati con il conseguente contenzioso che ne è scaturito. Per non parlare dei ritardi nell’invio dei pagamenti delle luci votive che hanno generato nei cittadini molte preoccupazioni, anche in considerazione della delicatezza dell’argomento. Dopo la pulizia delle banche dati effettuata dall’allora amministratore Corrado Panesi, si continuano ad accertare sempre gli stessi contribuenti con una contrazione dell’accertamento Imu".

I consiglieri FdI sono preoccupati anche per il frequente utilizzo del lavoro interinale "con colloqui fatti al personale fuori dalla sede e senza la minima presenza di verbalizzazione". "Una gestione che possiamo definire opaca – concludono –. Mancano da mesi e sicuramente fino a novembre la figura dell’RSPP come quella del preposto, obbligatorie per legge. Il sindaco è a conoscenza di quanto sta avvenendo in Master e come intende intervenire, senza chiudere ancora gli occhi?" I consiglieri di Fratelli d’Italia hanno contestato duramente la gestione di Palazzo durante il consiglio che ha messo in approvazione il bilancio consolidato con lo stato delle società partecipate del Comune fra cui rientra appunto Master, società in house che si occupa soprattutto di riscossione dei tributi. L’atto era poi passato con soli 11 voti favorevoli e ben 8 astenuti, fra cui i consiglieri di FdI oltre a Stefano Benedetti, Luca Guadagnucci, Antonio Cofrancesco e Lucia Bongiorni della maggioranza.