
Neppure il tempo di firmare l’ordinanza che il sindaco Francesco Persiani ha già dovuto mettere mano al documento con cui revoca la stessa. Lo conferma l’assessore all’Ambiente, Roberto Acerbo, subito dopo aver ricevuto l’esito delle analisi suppletive di Arpat il 12 luglio. D’altronde i tempi tecnici delle analisi per la qualità delle acque di balneazione sono così: devono passare 24 ore di coltura dei campioni, quindi dal momento del prelievo passa almeno un giorno. A volte sono due, l’ordinanza quindi arriva con almeno 48 ore di ritardo quando in casi come quello avvenuto in questi giorni a nord della foce del Magliano: 218 il valore di escherichia coli quando il limite è 200. Bastano poche ore al mare per ‘diluire’ un inquinamento così basso e tornare alla normalità. "Siamo contenti che sia stato rimosso il divieto di balneazione in seguito alle nuove analisi di Arpat – dichiara Itala Tenerani presidente del Consorzio balneari Massa –. Resta comunque la preoccupazione, perché questo episodio non si deve più verificare. Chiediamo quindi a chi compete che si attivi per monitorare e controllare la situazione. Se sono in essere situazioni che hanno causato l’alterazione dei parametri delle acque vengano individuati e vengano corrette, perché fatti così gravi non accadano più. Qui si tratta di tutelare la salute pubblica".