Il mare avanza e finiamo ancora sott’acqua. "Questo è stato di calamità. Fate presto"

Ennesimo appello del consigliere regionale Giacomo Bugliani al governatore Giani: "La stagione turistica è già a rischio" Lotta contro il tempo: situazione cr itica a Poveromo e Partaccia, con la spiaggia che è stata praticamente tutta ’mangiata’ dalle onde

L’ultima mareggiata ha trasformato in palafitte le cabina del bagno Marchini

L’ultima mareggiata ha trasformato in palafitte le cabina del bagno Marchini

Massa, 24 gennaio 2021 -  «Le onde hanno raggiunto di nuovo il lungomare. E’ una situazione di estrema urgenza: il presidente Eugenio Giani deve dichiarare lo stato di emergenza nazionale" dice il consigliere regionale Giacomo Bugliani. Ha già contattato il direttore del settore ambientale della regione Toscana ingegner Giovanni Massini ribadendo la criticità della costa massese e lancia l’ennesimo appello al governatore.  

«E’ a rischio l’incolumità dei cittadini e del territorio – sollecita – La task force si deve costituire per intervenire tempestivamente con lavori di salvaguardia per la prossima stagione turistica". Ieri pomeriggio il suo sopralluogo, dalla notte prima ancora tremano gli operatori balneari. Da Partaccia a Poveromo il mare ha continuato la sua corsa verso l’entroterra mentre si annuncia un’altra mareggiato con onde alte 4 metri. I balneari massesi non possono che guardare lo scempio del mare che ogni volta in molti tratti arriva alla strada e porta via metri cubi di sabbia. Una storia che si ripete da 60, senza soluzione di continuità.  

Non sono passati nemmeno venti giorni dal sopralluogo della Regione Toscana che ha garantito una task force per il litorale massese, con investimenti per la difesa della costa, ripascimenti continui e un piano pluriennale. I tempi degli uomini non corrispondono però ai tempi della natura. Tra un mese gli operatori balneari dovrebbero cominciare a prepararsi per la stagione ma senza spiaggia come possono garantire il servizio a residenti e turisti? In zona Partaccia il mare, un po’ più lentamente grazie a scogliere (che comunque avrebbero bisogno di manutenzione, si porta via qualche metro alla volta.  

A Marina di Massa la situazione ormai è critica soprattutto nel tratto tra Don Gnocchi e bagno Marchini dove l’altra notte le onde si sono prese quel poco di spiaggia rimasto, riversandosi sul tratto di strada parallelo al mare. Hanno colmato il vuoto lasciato dall’asfalto e portato sassi e detriti. Le cabine? Sembrano palafitte. A Marina centro il mare è arrivato agli stabilimenti, molti dei quali furono colpiti negli anni 2000 da violente mareggiate. Così come a Ronchi. Le dune di difesa costruite dai balneari per proteggere la sabbia, come da ordinanza, sono state portate via dalla corrente.  

A Ronchi ormai è routine che il mare si riversi sul lungomare, oltrepassando le strutture, trasformando i parcheggi in laghi salati, mettendo in difficoltà anche i ristorantori per che il week end hanno dovuto disdire le prenotazioni: ancora danni che non si riparano in un giorno mentre le scorte comprate per il pranzo finiscono nella spazzatura. E il danno economico come una forbice continua ad allargarsi. A Poveromo la situazione non è più stabile come nel passato. C’è la paura che l’erosione prenda il sopravvento e i balneari non sanno più come potranno fronteggiare mareggiate così violente.