
Quel che resta della sede distaccata del «Pacinotti» di Pontremoli ubicata alla Pineta
Massa, 7 marzo 2017 - LUNIGIANA terra di scuole...abbandonate. Sono tanti gli edifici di istituti superiori chiusi e davvero in pessimo stato. Cattedrali nel deserto, monumenti all’abbandono e all’incuria. Intanto però se ne costruiscono di nuovi, invece di sistemare quelli che esistono già, perché sarebbe costato molto di più, soprattutto per quanta riguarda i lavori di messa in sicurezza sisimica e per l’abbattimento delle barrriere architettoniche. In tutti i casi si tratta di edifici realizzati quanto le attuali normative non erano ancora entrate in vigore le attuali normative.
FIVIZZANO. Iniziamo il nostro viaggio dall’istituto agrario a Soliera diventato autonomo negli anni ‘80, nel 1985 è stato istituito il convitto, per ospitare alunni che provenivano da lontano. Oggi quell’enorme edificio è abbandonato perché dal 2012, anno del terremoto, si è trasferito nei moduli abitativi a Fivizzano, mentre il convitto si trova nei locali dell’ex intendenza di Finanza, in piazza Medicea. Peccato che nella vecchia sede ci sia un’azienda agraria dotata di serre, di un vigneto e di ampi spazi aperti. Chissà se c’è ancora la mieleria, nella quale i ragazzi imparavano a produrre il miele....
PONTREMOLI. Spostandoci nell’Alta Lunigiana le cose non vanno meglio, in località Pineta un tempo c’era una sede distaccata del «Pacinotti», dedicata ai meccanici, una bella scuola in mezzo al verde e alla tranquillità. Ora non c’è più: basta avvicinarsi per constatare desolazione e abbandono, l’ingresso bloccato da una barriera in ferro e vegetazione in abbondanza. Peccato che ci siano ancora le indicazioni stradali per segnalarlo, nonostante i ragazzi siano finiti tutti a Bagnone, nella sede principale.
BAGNONE. E proprio a Bagnone, in località Grottò, c’è un altro edificio enorme e in disuso, il vecchio «Pacinotti», con tanto di grandi laboratori per i meccanici. L’istituto per molti anni ha attirato numerosi studenti, soprattutto per i corsi di qualifica, mostrando nel corso degli anni una flessibilità che lo ha portato a rinnovarsi con l’introduzione di nuovi corsi e la sostituzione di altri. Da oltre cinque anni è completamente chiuso, non era a norma e i ragazzi sono stati spostati nella sede dell’ex Inapli. In attesa che sia costruito il nuovo plesso scolastico, sempre i località Grottò. Il cantiere va avanti velocemente e pare che il prossimo anno scolastico i ragazzi saranno trasferiti in locali idonei e più spaziosi.
VILLAFRANCA non è da meno, il «Belmesseri» di Pontremoli, infatti, aveva aperto in città una sua sede, (l’«Einaudi»), che la Provincia ha chiuso nel 2015, perché è stata considerata inagibile. Gli studenti sono stati per un po’ di tempo in locali di un privato, che li ha affittati, poi sono finiti nel nuovo polo scolastico villafranchese, assieme ai ragazzi del liceo scientifico Da Vinci. Che è ancora da completare.