"Mamma al Noa E nessuno mi risponde..."

La tecnologia non sembra aiutare ad abbattere le barriere comunicative tra la “macchina” sanitaria e i cittadini. Così succede, secondo il racconto esasperato di una figlia, di restare per ore divorati dall’angoscia senza riuscire a sapere le condizioni della propria madre trasportata d’urgenza in ospedale con l’ambulanza dopo un malore. Succede che ripetute telefonate non bastino a sentire dall’altro capo del filo pronunciare la risposta che dissolve l’angoscia. Succede che non sia così facile, come dovrebbe, neppure farla una telefonata dall’Ospedale delle Apuane per tranquillizzare a casa. E la pandemia, tra distanziamenti e carenze di personale, pare non abbia aiutato a colmare la distanza tra efficienza e umanità che, solo unite, possono fare la differenza.