L’uliveto della ricerca Venti migranti al lavoro per fare l’Olio del cuore e aiutare i baby pazienti

Il progetto di Fondazione Monasterio e Prefettura dedicato all’inclusione

L’uliveto della ricerca  Venti migranti al lavoro  per fare l’Olio del cuore  e aiutare i baby pazienti

L’uliveto della ricerca Venti migranti al lavoro per fare l’Olio del cuore e aiutare i baby pazienti

"Lavoreranno, dopo essere stati debitamente formati, affinché i 300 olivi alle spalle dell’Ospedale del Cuore diano i loro frutti e sia possibile produrre l’Olio del Cuore, i cui proventi delle vendite andranno a sostenere la ricerca e l’assistenza dei pazienti cardiopatici". Il prefetto di Massa Carrara, Guido Aprea – dopo aver osservato insieme ai presenti ieri mattina nel salone di Palazzo Ducale alcuni attimi di raccoglimento nel giorno di lutto nazionale per le popolazioni alluvionate dell’Emilia Romagna, ha presentato il progetto pilota che coinvolge 20 migranti ospiti dei Centri di accoglienza straordinaria e che vede capofila Fondazione Monasterio e Prefettura. La presentazione, alla presenza del governatore Eugenio Giani, del direttore generale di Fondazione Monasterio Marco Torre e del prefetto Rosanna Rabuano vicecapo Dipartimento vicario libertà civili e immigrazione è culminata nella stipula del protocollo d’intesa da parte di Aprea e Torre.

"Il progetto nasce dalle direttive generali del Dipartimento delle libertà civili e dell’immigrazione per garantire l’integrazione e l’inclusione dei migranti – ha precisato Aprea – attraverso accordi con associazioni di categoria, datoriali e sindacali volti a formare queste persone e farle lavorare, inserendole nel tessuto economico-sociale". Nell’uliveto di 7 ettari che sarà recuperato, di proprietà di Fondazione Monasterio, insistono 395 piante. La Prefettura, oltre a selezionare i migranti, per tutta la durata del progetto svolgerà un ruolo di coordinamento e monitoraggio. E Monasterio, anche avvalendosi della collaborazioni dei Comuni, di alcune imprese del territorio e di Fondazione Luigi Donato per Monasterio, garantirà il supporto logistico per il trasporto da - e per - i Centri di Accoglienza, fornirà le attrezzature e assicurerà la indispensabile preparazione tecnica. Grazie alla partnership con Etruscaform Srl, agenzia formativa accreditata dalla Regione, i migranti seguiranno corsi di pulitura dei terreni, coltivazione e potatura delle piante e di sicurezza sul lavoro. Si parte a metà giugno. Decisivo il contributo di Lorena Ferrari dell’azienda agricola “L’orto del Gallo”, Cesare Mosti dell’”Orto verde srl” e Simone Cantarelli dell’Agraria Cantarelli-Della Pina. Il terreno sarà inoltre riqualificato per la fruizione da parte della collettività e per ospitare una nuova casa accoglienza per i familiari dei piccoli pazienti. Il governatore Eugenio Giani ha sottolineato il valore del progetto "che ripropone un modello di accoglienza diffusa, offrendo ai migranti un’opportunità di lavoro e integrazione concreta. Ho incontrato a Roma il Ministro alla Sanità Schillaci, dopo la sua visita all’Ospedale del Cuore. Mi ha assicurato che il percorso già avviato per il riconoscimento di Fondazione Monasterio come Istituto di ricerca e cura a carattere scientifico (Irccs) andrà avanti". Anche il prefetto Rosanna Rabuano ha sottolineato il valore del progetto, auspicando la possibilità di estensione a tutte le Prefetture italiane. "Si concretizza un percorso nel segno dei valori di Fondazione Monasterio: formazione, integrazione e cooperazione – ha detto Torre – L’Olio del Cuore è simbolo di qualità della vita, accoglienza e formazione".

Irene Carlotta Cicora