REDAZIONE MASSA CARRARA

Luca Ricci (Azione), Dimissioni dell'Assessore Dazzi per l'esclusione di 200 Bambini dai Centri Estivi

Luca Ricci di Azione chiede le dimissioni dell'assessore Gea Dazzi, a causa dell'esclusione di circa duecento bambini dai centri estivi. L'amministrazione è accusata di aver pubblicato il bando troppo tardi e di non aver considerato l'autoproduzione.

Luca Ricci (Azione), Dimissioni dell'Assessore Dazzi per l'esclusione di 200 Bambini dai Centri Estivi

Sulla questione dei centri estivi, che hanno visto l’esclusione di circa duecento bambini, Luca Ricci di Azione chiede le dimissioni dell’assessore Gea Dazzi. "Non è accettabile escludere un numero così alto di bambini dai centri estivi – scrive – servono soluzioni immediate per gli esclusi e le dimissioni dell’assessora Gea Dazzi. L’obiettivo principale di una amministrazione sarebbe di garantire un’opportunità di crescita e sviluppo a tutti i minori su richiesta delle rispettive famiglie, consentendo loro di partecipare a percorsi educativi, appositamente progettati. Quindi non c’è scusa che regga. Se l’assessore Dazzi non è in grado di gestire un servizio essenziale come questo è giusto che prenda atto della propria incapacità e si dimetta. L’amministrazione ha pubblicato il bando solo il 7 giugno cosicché, in coincidenza con la chiusura delle attività scolastiche, la richiesta di iscrizioni per i centri estivi è stata massiccia e ha trovato impreparata l’assessore Dazzi che aveva già deciso a priori il numero degli ammessi. Inutile e pretestuoso che la Arrighi abbia dichiarato pubblicamente di non essere soddisfatta del lavoro fatto con i centri estivi. Scusi sindaca ma lei dov’era quando l’assessora ha presentato la delibera in giunta?". "La sindaca ha anche voluto sottolineare che ci sono state difficoltà tecniche con il nuovo codice degli appalti – prosegue Ricci –, il nuovo codice prevede che ciascun affidamento sia motivato dando conto dei vantaggi per la collettività e della congruità economica. Nell’affidamento va evidenziatala convenienza della autoproduzione rispetto al ricorso al mercato. Nella relazione di Nausicaa vengono comparati i costi orari del personale utilizzato, ed è evidente che la differenza è di pochi spiccioli. Il risultato non piace alla sindaca, quindi perché ricorrere a cooperative sociali o associazioni di volontariato, visto che i costi e l’affidabilità sono gli stessi di Nausicaa?".

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