Lorenzo Porzano ambasciatore dell’arte per l’Italia in Ecuador

Ci sarà anche l’Italia, rappresentata dalla città di Massa, al primo ‘Congreso tecnologia espacial’ che si svolge il 5 dicembre al Museo Luis Noboa Naranjo a Guayaquil in Ecuador. Oltre alla scienza, infatti, sarà organizzata una mostra intitolata ‘Arte, cultura, educacion, espacio’ in cui figurerà anche un’opera realizzata da Lorenzo Porzano che è riuscito ad approdare ‘oltreoceano’ grazie al supporto di Colors for Peace, con cui ha già collaborato in passato ad esempio all’inizio del conflitto in Ucraina, e in particolare del rappresentante Antonio Giannelli. Una mostra particolare in cui il compito del curatore, sottolinea Porzano, è "affidato a un adolescente che allestirà quindi le opere in mostra provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo come sempre è promuovere la pace attraverso l’arte e i bambini. Sarà bellissimo vedere l’interpretazione del tema con gli occhi del bambino". L’opera di Porzano si innesta sul filone del cane e suo alter ego, Kino, che rappresenta la forza dell’ego umana nei suoi riflessi negativi e positivi, sulla superficie della tela anonima e desolata, a rappresentare la Luna: Kino partecipa allo sbarco del primo astronauta sulla superficie lunare e alla posa della bandiera americana. "Kino è l’ego dell’umanità spinta al colonialismo, a cercare nuove terre, nella sua accezione negativa – continua Porzano – ma anche la capacità tutta umana di affrontare le sfide e superare i propri limiti per compiere imprese inimmaginabili". Porzano ringrazia chi lo sostiene nel suo percorso artistico, a partire da Antonio Giannelli, "il mio Maestro Giuseppe Veneziano che mi sprona sempre a sperimentare nuove tecniche, grazie Andrea Pepe per la foto fantastica e grazie a Stefano Giannelli per non avermi mai mollato dal primo momento. Grazie a chi mi sopporta: il giorno a lottare con i numeri (il riferimento è all’incarico di amministratore unico di Cermec ndr) e la sera a fare a botte con i pennelli e i colori. A volte non è facile ma è quello che mi rende vivo".