L’ora più buia del Pd Scricchiola la segreteria "Sconfitta inaspettata Rifletteremo insieme"

Enzo Romolo Ricci analizza l’esito negativo uscito dalle urne "La mia disponibilità era fino alle elezioni: ora vediamo cosa fare...".

L’ora più buia del Pd  Scricchiola la segreteria  "Sconfitta inaspettata  Rifletteremo insieme"

L’ora più buia del Pd Scricchiola la segreteria "Sconfitta inaspettata Rifletteremo insieme"

di Alfredo Marchetti

Il Pd si lecca le ferite. Una débacle che i vertici del partito del Nazareno definiscono "inaspettata". Consolano le 13.195 preferenze (3mila in più circa rispetto al primo turno), ma per un partito che puntava alla guida della città sono soltanto una goccia di zucchero nell’amaro calice che adesso è costretto a bere. La speranza lascia spazio alla rassegnazione tra i presenti in via Dante man a mano che arrivano a singhiozzo i risultati dalle 80 sezioni. Ogni dato viene vissuto come una fucilata al cuore dalla compagine di centrosinistra. Alle 17 c’è già chi riflette su come dovrà comportarsi una volta seduto negli scranni dell’opposizione.

Momenti di riflessione anche sul destino dello stesso candidato a sindaco, Enzo Romolo Ricci. Dimissioni? Passo indietro in consiglio comunale a favore dei giovani? Ancora troppo presto per decidere: i vertici fanno quadrato intorno alla figura del medico chirurgo. "Purtroppo abbiamo perso: la destra si è ricompattata – dice Romolo Ricci –. Abbiamo costruito però una bella squadra con tante persone, tante donne, tanti giovani e adesso nei prossimi cinque anni abbiamo il dovere di fare opposizione alla destra massese e costruire l’alternativa per dare a Massa un nuovo governo democratico e progressista. Mi auguro che davvero Persiani sia il sindaco di tutti e lo invito fin da adesso a volgere il suo sguardo verso le periferie della città. Lo abbiamo detto in campagna elettorale e lo diciamo oggi: non esistono massesi di serie A e massesi di serie B. Noi porteremo avanti la nostra battaglia con una opposizione costruttiva". Tempo di analisi: "Sono diventato segretario Pd lo scorso mese di novembre con disponibilità fino alle elezioni. Un impegno mantenuto su cui adesso fare una valutazione".

Per Gianni Lorenzetti "c’è bisogno di una riflessione seria per ricostruire il futuro. In Italia in poco tempo si sono viste alternanze anche molto differenti. Nulla c’è di perso: dobbiamo capire dove e cosa abbiamo sbagliato e ripartire". "Il nostro è stato – dichiara il consigliere regionale Giacomo Bugliani – un candidato di grande valore e grande presa. Le ragioni della sconfitta non sono né nella sua candidatura a sindaco, né nell’unità persa all’inizio e poi ritrovata. Se si vuole fare una critica, forse avremmo dovuto trovare la famosa unità mesi fa, ma non so quanto sarebbe stato sufficiente per fermare questo risultato delle destre che hanno vinto ovunque. Le molte candidature esterne potevano essere risolte con un’unica strada possibile, le primarie, ma abbiamo rispettato il volere dell’assemblea. E non è nemmeno sicuro che con questa strada avremmo vinto. Enzo ora ha un compito molto importante, guidare l’opposizione e ricoprire tutta la responsabilità politica del Pd massese".

Analizza i dati anche il segretario provinciale Enzo Manenti: "Non ci aspettavamo questo risultato, pensavamo in qualcosa di diverso. Pensavamo che fosse arrivato il momento giusto per tornare a governare. Chi ha sfiduciato il sindaco ora conferma il suo consenso, mettendo insieme le forze che anche all’inizio avrebbero ottenuto una vittoria al primo turno. Ora ci saranno cinque anni di ricostruzione, tra consiglieri giovani ed esperti. Cercheremo di essere pronti nel caso di sussulti di questa amministrazione, come successo nei mesi scorsi. Mi congratulo con chi ha vinto. Faremo il nostro ruolo di rappresentanza dei cittadini. Fondamentale è stato il lavoro di Ricci, lo ha dimostrato il testa a testa fino all’ultimo. Un grazie dal Pd provinciale".