L’ora della “resa dei conti”. Casa Ascoli in consiglio. Una chiamata a rapporto

Audizione per i vertici della partecipata, con sindacati e cooperative creditrici. Appello del Pd alla giunta: "Serve un’assunzione di responsabilità di tutti" .

L’ora della “resa dei conti”. Casa Ascoli in consiglio. Una chiamata a rapporto

L’ora della “resa dei conti”. Casa Ascoli in consiglio. Una chiamata a rapporto

Ci sono ancora pesanti ombre sul futuro di Casa Ascoli, società che rientra nel perimetro delle partecipate del Comune di Massa per la gestione dell’omonima casa di riposo e della Rsa della Fondazione Pelù. Dai bilanci del passato sono emersi negli ultimi anni debiti verso le cooperative fornitrici per milioni di euro. Due in particolare erano le creditrici: Compass e Di Vittorio, con la prima che si è trovata in maggiori carenze di liquidità per pagare gli stipendi dei dipendenti. Da quando è esploso il caso, i consigli di amministrazione nominati dalla giunta comunale di Massa hanno provato a cercare delle soluzioni senza ottenere però grandi risultati concreti al momento.

L’appalto in global service aveva addirittura estromesso le due storiche cooperative a favore di una lucchese, La Salute, scatenando una battaglia al Tar che si è fermata solo dopo un accordo fra le parti. Per ora non è neppure decollato il programma di risanamento con piano industriale approvato dal Cda guidato da Giancarlo Casotti. Ora, dopo mesi di polemiche e accuse incrociate, il caso approda per la prima volta a un consiglio comunale aperto in cui saranno ascoltati i membri del Cda, il direttore di Casa Ascoli, i rappresentanti dei sindacati e delle cooperative. La seduta è convocata domani, lunedì, alle 18.30. E n vista dell’appuntamento, la segretaria del Pd, Claudia Giuliani, e il capogruppo Enzo Romolo Ricci, lanciano un appello.

"E’ indispensabile che vi sia una chiara assunzione di responsabilità da parte di tutti i consiglieri al di là delle diverse collocazioni. Perché non possiamo veder soffocare le cooperative e quindi i tanti posti di lavoro soprattutto femminile che garantiscono, per scelte manageriali sbagliate e dannose". Un mea culpa collettivo, quello che propone il Pd, oltre gli steccati politici, per ripartire con strategie condivise. "I punti fondamentali sono due ed entrambi irrinunciabili. Che i servizi per la popolazione più anziana del nostro Comune che stanno garantendo Casa Ascoli e Fondazione Pelù non siano né ridotti né tantomeno cancellati. E che non si escluda anche la creazione di una azienda speciale in house da parte del Comune con lo scopo di dare assistenza e servizi alla popolazione anziana, che, come tutti i demografi ripetono, è destinata a crescere sempre più anche a Massa"

Il partito chiede poi che "si individui un percorso virtuoso coinvolgendo anche gli istituti di credito che metta al centro il valore della cooperative che da anni svolgono un servizio essenziale alla nostra comunità, avendo ben chiaro che il sistema di welfare non può essere tenuto in piedi scaricando i suoi costi diretti o indiretti sulle lavoratrici e i lavoratori".