
L’onore è... in famiglia. I fratelli Panizzi: una vita nell’esercito al servizio del Paese
di Patrik Pucciarelli
Le mostrine sulla divisa non hanno bisogno di presentazioni. A portarle il generale Massimo Panizzi, comandante dell’istituto geografico militare (Igm), presente ieri alla premiazione dei campionati italiani di geografia all’interno dell’istituto Domenico Zaccagna. Il carrarese Panizzi, classe 1963, è tornato in terra natia e lo ha fatto insieme al fratello Claudio, ingegnere colonnello dell’esercito e direttore di geodetica dell’Igm dal 2019, ma all’interno dell’istituto dal 1998. "Ho studiato al liceo classico ‘Repetti’ - racconta il generale rivolgendosi agli alunni presenti - sono figlio di due insegnati. Non ero un grande studioso al liceo, ma andavo bene. Mi rimprovero di non aver studiato di più la geografia, a quel tempo avevamo un solo libro di testo sulla materia. Oggi avete tutto per una conoscenza infinita, potete diventare dotti in tutte le materie. Adesso mi sto rendendo conto di quanto sia importante questa materia".
Il generale Panizzi dopo la maturità classica è entrato nel 1982 in accademia militare a Modena scegliendo poi la specialità Alpina. Tra i numerosi incarichi di comando troviamo l’invio durante la guerra dei Balcani, poi da generale in Iraq e in Afghanistan nella missione ‘resolute support’ a guida americana. E’ stato anche al comando della brigata Taurinese con il primo battaglione misto italo-francese, occasione dove il generale ha ricevuto il riconoscimento della Legion d’Onore Francese. "Noi produciamo carte geografiche che servono ai nostri soldati per andare in missione - prosegue -. A Firenze, per esempio, monitoriamo il duomo per verificare che non ci siano movimenti tellurici. Il nostro istituto garantisce l’accuratezza assoluta dei dati".
Il generale, oltre al ventaglio di onorificenze, è laureato in pedagogia, in scienze strategiche all’università di Torino e in relazioni internazionali e diplomatiche all’università degli studi di Trieste. Ha inoltre conseguito diversi master tra cui scienze strategiche, peace keeping e security studies ed è iscritto all’ordine nazionale dei giornalisti del Lazio e nel registro degli esperti di marketing e comunicazione. "Addestratevi a studiare - sottolinea Panizzi -, sennò dopo è ancora più difficile. Ho dovuto sostenere tanti esami per essere all’altezza del compito assegnato e tanti ne dovrò affrontare. Quando non avete voglia abbiate fede dei vostri insegnanti. Se soffrite sui libri nel futuro vi porterà solo che benefici. Nell’istituto geografico militare ho trovato mio fratello, uno degli esperti nazionali di geodetica. Insieme abbiamo consegnato la nuova carta della Toscana in scala 1:350mila. Dovete essere curiosi anche solo guardando una carta come questa".
Presente come citato dal generale, il fratello Claudio. "Le nostre principali attività sono le creazione di banche dati geografiche, la cartografia e la determinazione e la tutela dei profili di Stato - spiega l’ingegnere colonnello Panizzi -. Sono direttore geodetico e mi sono reso conto che è il cuore dell’istituto ossia la scienza che si occupa della forma e dimensioni della terra". Uno dei temi dei campionati è la sostenibilità così su questa linea conclude il generale. "Oggi più che mai è necessario aiutare il territorio, nel senso di proteggerlo di monitorarlo di seguire gli effetti del cambiamento climatico. L’istituto concorre alla protezione del territorio attraverso una migliore conoscenza e un monitoraggio di come si evolve. Siamo sempre in contatto con la pubblica amministrazione e tutti gli enti che si occupano a vario titolo di cartografia e territorio. L’istituto informa su quelle dinamiche che possono impattare sull’ambiente".