REDAZIONE MASSA CARRARA

L’omaggio Volpi racconta il mito della Bussola

Insieme al giornalista Federico Bogazzi è stato protagonista della serata alla ’Vecchia Mandragora’ dedicata al locale di Bernardini

L’omaggio Volpi racconta il mito della Bussola

Alessandro Volpi sarà uno degli allestitori, insieme all’architetto Andrea Tenerini, di ’Divismo, spettacolo e cultura: la Bussola di Bernardini’. Si tratta di una mostra particolarmente attesa, in programma dal 12 aprile a fine settembre al Palazzo Mediceo di Seravezza. E’ promossa dalla Fondazione Terre Medicee ed ha come direttore artistico Andrea Soldani, regista del documentario ’La Bussola. Il collezionista di stelle’, molto apprezzato, di cui ha parlato anche Amadeus dal palco di Sanremo. Nel frattempo, l’epopea della Bussola di Sergio Bernardini, affascinante ed emozionante, è stata rivissuta grazie al coinvolgente racconto di Volpi in una serata dal titolo ’Il fascino ordinario dell’impossibile’ andata in scena al circolo Acsi ’La Vecchia Mandragora’ a Massa. Con Volpi, docente di Storia contemporanea all’università di Pisa, nonchè ex sindaco di Massa, c’era il giornalista Federico Bogazzi. Un appuntamento che è filato via tra racconti, aneddoti e filmati, alcuni dei quali inediti, del locale simbolo della Versilia degli anni ruggenti, del suo patron Sergio Bernardini e dei cantanti italiani e stranieri, che non solo allora ma tutt’oggi fanno parte della storia della musica e della canzone internazionale di tutti i tempi.

"Sergio Bernardini – scrive Volpi nel ritratto edito da Pacini – non è stato solo un impresario, né tanto meno un gestore di locali e neppure soltanto un pur formidabile talent scout. Non fu neppure unicamente un grande organizzatore di eventi, fece molto di più, seppe plasmare il ’genius loci’ della Versilia, dilatandone tanto il perimetro ideale da trasformare quel territorio in uno spazio internazionale, forse sin troppo esteso da non essere fino in fondo capito nella sua ricchezza e nella fertile complessità da molti dei contemporanei".

Mentre la "La Bussola – prosegue Volpi – era un punto imprescindibile della geografia degli spettacoli mondiali ed esisteva in quanto tale, dimostrando una capacità di suggestionare che aveva cambiato la raffigurazione stessa della Versilia, declinata secondo il modo di essere di quel locale".

Stefano Guidoni