REDAZIONE MASSA CARRARA

L’importanza di essere Constance Lady Lloyd oltre Oscar Wilde

L’importanza di essere Constance Lady Lloyd oltre Oscar Wilde

MASSA

Lo spin-off del Festival del Romanzo Storico, che accompagnerà la città alla seconda edizione di ottobre 2023, si arricchisce di un nuovo appuntamento, domani alle 16,30 presso il Museo Ugo Guidi 2 di via Alberica 26. Laura Guglielmi presenterà il suo libro “Lady Constance Lloyd. L’importanza di chiamarsi Wilde” (Morellini). A dialogare con l’autrice la scrittrice Patrizia Fiaschi, che guida la direzione artistica del Festival assieme alla collega Simona Bertocchi. Forse non tutti sanno che Oscar Wilde, il più grande dandy della letteratura mondiale, così “spietato” nel difendere la propria parte omosessuale tanto da scontare una condanna per sodomia, aveva avuto una moglie e due figli. Lei era Constance Mary Lloyd, irlandese nata nel 1859, quindi cinque anni più giovane di lui, inserita nel mondo intellettuale, capace di recitare Dante in italiano – e il primo incontro fra i due avvenne proprio grazie alla Divina Commedia e Oscar ne rimase incantato -, icona del femminismo e una delle prime a parlare di moda in giornali e libri.

Una donna aperta che sposò Wilde senza che ognuno dei due dovesse abbandonare le proprie abitudini, le proprie amicizie. Dal matrimonio nacquero Cyril e Vyvyan, ma il carcere dello scrittore li allontanò – anche se il loro rapporto epistolare non si interruppe - e lei cominciò a peregrinare in Europa finendo per vivere nella sua amata Italia, sulla Riviera Ligure. Morì a Genova nel 1898, due anni prima dell’ex marito, e venne sepolta nel cimitero monumentale di Staglieno, nel campo dedicato ai protestanti alla destra del Tempio.

Ed è proprio Laura Guglielmi che ci racconta quanto il legame dei due fosse comunque indissolubile: "Quando Oscar Wilde venne a sapere della morte di Lady Constance Mary Lloyd, il celebre scrittore si rammaricò di non averle dato un ultimo bacio. Si recò quindi a Staglieno proprio per un ultimo saluto". Laura Guglielmi insegna all’Università di Genova dove vive trasferitasi dalla natia Sanremo. Specializzata nel rapporto tra letteratura e paesaggio, scrive su numerose riviste e antologie di giornalismo culturale e media digitali e ha curato fra l’altro una mostra su Italo Calvino. Di questo libro la Guglielmi dice: "Si tratta dell’autobiografia mancata di una donna speciale, ma sconosciuta ai più".

Riccardo Jannello