
Antichi palazzi, artistiche chiese, enigmatici menhir, cascate di acqua cristallina e avventure del palato nei meandri dell’antica tradizione culinaria. Il turismo delle piccole patrie chiede spazio e attenzione. Nel 2022 sono arrivati a Pontremoli 2.202 visitatori, uno su quattro è straniero e la maggioranza dei passaggi è stata registrata a giugno,luglio e agosto con un decremento nei mesi invernali. La statistica è contenuta nel Report 2022 del Punto Informazione e accoglienza turistica in cui convergono le sinergie di Comune di Pontremoli, Pro Loco, Sigeric, Lunigiana terra di confine. I dati, che ovviamente si riferiscono solo ai contatti con lo Iat, dicono che la maggioranza dei visitatori che si è affacciata allo sportello pontremolese, è di nazionalità italiana (75.3%) e ha toccato quota 1.659, mentre gli stranieri (24,7%) sono stati 543. La stragrande maggioranza turisti: 1.850 (84%), mentre i pellegrini che sono passati dallo Iat in cerca di accoglienza, supporto e timbro della credenziale sono stati 322 con una presenza del (14,6%) mentre più bassa è stata quella dei locali (1,4%). Da dove provengono i visitatori italiani? In testa la Toscana (63,6%), poi Emilia Romagna (13,3%), Lombardia (10,6%), Liguria (6,6%), Piemonte (4,3%). Per quanto riguarda i visitatori stranieri invece si nota che Regno Unito e Francia sono i due paesi che compongono la quasi totalità dei passaggi: Regno Unito 45,5%, Francia 42,4%, Germania 8,5%, Belgio 3,6%. I dati spiegano che quasi tutti viaggiano in coppia (45,3%) o in famiglia (36,2%), ma anche con amici (10,4%) o da soli (8,1%). Circa la metà dei turisti esaurisce la visita a Pontremoli e dintorni nell’arco di una giornata, ma una buona parte si ferma da 3 a 7 giorni. Interessante è il risultato relativo alla tipologia di viaggio che per l’80,5% segnala l’interesse a scoprire il territorio e anche le bellezze della Lunigiana nei dintorni. Il mezzo di trasporto utilizzato per il 93,5% è l’automobile, a piedi il4,7%, in bici l’1,8%.
Chi arriva a Pontremoli vuole scoprire e visitare le attrazioni e le bellezze sia nel borgo che nei dintorni, con particolare interesse verso la componente museale, simboleggiata dal Museo delle Statue stele lunigianesi. Questa la statistica dei desideri: mappe-cartine (24,9%), materiale cartaceo-brochure (24,5%), musei (10%), attrazioni (9,6%), tour guidati (6%), eventi (5,7%), sentieri-parchi-natura (5,7%), fiumi-cascate (2,8%), indicazioni (2.1%). "L’annata è andata bene - spiega Francesco Bola, presidente dell’Associazione Farfalle in Cammino - E’ stata una stagione lunga con un prolungamento dei flussi in autunno. Tra i cammini storici la Francigena ha raggiunto una fruibilità soddisfacente. Si potrà migliorare l’aspetto dei tratti non campestri che costringono i pellegrini a fare strade trafficate anche se più di tanto i percorsi non si possono allungare. Si deve puntare sul potenziamento della segnaletica e monitorare i tracciati su cui incombe il fenomeno dell’abbandono rifiuti. Gli altri percorsi come la Via degli Abati e la Via del Volto Santo devono migliorare sotto tanti aspetti: nei tragitti intermedi c’è la difficoltà a trovare dei posti tappa per sostare e dormire".
Natalino Benacci