ALESSANDRO SALVETTI
Cronaca

L’Europa in Accademia con 40 studenti Erasmus

I giovani provenienti da Francia, Portogallo e Lettonia in dialogo sul marmo

I ragazzi del progetto Yes che hanno soggiornato in città per un percorso Erasmus in cui sono. venuti a contatto con il marmo e la realtà locale

I ragazzi del progetto Yes che hanno soggiornato in città per un percorso Erasmus in cui sono. venuti a contatto con il marmo e la realtà locale

Carrara al centro della scultura contemporanea europea. Grazie Yes – Young European Sculpture. Erasmus, organizzatrice dell’evento che ha scelto la città del marmo come palcoscenico conclusivo del percorso triennale partito nel 2023 che ha coinvolto quattro accademie di altrettante nazioni con l’obiettivo di creare un dialogo artistico per la scultura europea del futuro, basato sulla contaminazione di linguaggi, tecniche e tradizioni. 40 gli studenti che hanno partecipato, provenienti dall’Accademia di Carrara, dalla Talm di Tours, della Faculdade de Belas Artes di Porto e dell’Art Academy della Lettonia. Nel corso del triennio, sono state organizzate quattro masterclass itineranti nelle quattro scuole di alta formazione: Francia, Portogallo, Lettonia e Italia, con Carrara chiamata a chiudere con un evento finale. Gli studenti hanno effettuato nel nostro territorio una cinque giorni di visite in cava, al Ponte di Ferro e all’anfiteatro di Luni accompagnate da workshop nei quali hanno avuto modo di confrontarsi con i docenti su tecniche tradizionali e digitali.

Da questa esperienza è scaturita la mostra finale, inaugurata nei giorni scorsi in Accademia in video-collegamento con le altre tre scuole coinvolte e intitolata ’Postcards from everywhere’, dove saranno esposte fino a fine mese piccole cartoline in marmo incise o scolpite, accompagnate da schizzi e appunti realizzati nel corso dell’ultimo laboratorio carrarino. A guidare gli studenti, in questa ultima fase, è stato il professor Ulrich Johannes Mueller, scultore e docente tedesco dell’Accademia: "La mostra – ha detto – non può certo restituire tutta la complessità e la ricchezza di un progetto come Yes, ma serve come promemoria emozionale di un’esperienza collettiva fondata sulla collaborazione pacifica e sulla condivisione creativa. La diversità culturale è una risorsa, e l’arte resta il terreno più fertile per coltivarla." E alcuni dei partecipanti a Yes project hanno raccontato il proprio periodo in città a Mattia Piccioli, Andrea Vatteroni, Melania Filidei, Michele Marchini e Davide Farris, studenti della Scuola di Cinema dell’ateneo carrarese che realizzeranno un video-riassunto della settimana: "Essere a Carrara – ha commentato Janis, dell’Art Academy della Lettonia – e vedere con i proprio occhi la storia del marmo, delle cave, della scultura è un’esperienza molto importante. Sono molto contento di aver potuto prendere parte a questo progetto". "Il marmo – ha evidenziato Vincent de Boiler, della Talm di Tours – è un bellissimo materiale e per questo è molto ricercato. Oggigiorno, però, viene richiesto anche per motivi diversi dall’arte e per questo bisogna pensare anche all’aspetto ecologico di questa risorsa. Per questo motivo credo sia stato giusto che Carrara fosse la nostra ultima tappa: qua sono concentrati aspetti molto diversi fra loro".

Alessandro Salvetti