
Leonardo Bertugelli, il giovane velista massese che è stato tre giorni a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci
"Non chi comincia ma quel che persevera" è il motto dell’Amerigo Vespucci che ben si addice a un giovane determinato come il massese Leonardo Bertugelli, ospite della nave scuola della Marina militare nell’attraversata da Cagliari a Gaeta. Dalle onde del mare a Palma di Maiorca dove lo scorso anno ha partecipato ai campionati del mondo di windsurf, a quelle del mar Tirreno davanti alla Sardegna, da dove nei giorni scorsi lo studente 17enne del liceo linguistico Pascoli di Massa, tesserato con la Lega navale Cagliari e atleta della classe iQFOiL categoria ‘Youth & Junior’ (formato olimpico di windsurf con idroali), è salpato alla volta da Latina.
"Ho fatto domanda per partecipare a questa meravigliosa esperienza di navigazione a bordo della Vespucci – racconta orgoglioso Bertugelli – grazie al progetto della Federazione italiana vela e sono stato reclutato il giorno prima dell’imbarco. Solo allora ho capito che si stava realizzando un sogno". Un’opportunità unica ‘Generazione Vespucci’, il progetto della Federazione vela in collaborazione con Difesa servizi e Marina militare, che ha permesso ai tesserati tra 14 e 17 anni di vivere l’esperienza della navigazione a bordo della nave scuola, partecipando ad una serie di tappe lungo il Tour Mediterraneo.
"Sono stati tre giorni indimenticabili – sottolinea ‘Bertu’, diminutivo con cui è conosciuto quando sfreccia sulla tavola da windsurf – carichi di emozioni, bei momenti in cui ho fatto amicizia con compagne e compagni di viaggio, sei in tutto, godendo insieme di panorami mozzafiato tra albe e tramonti in mare aperto. Dopo un’accoglienza calorosa l’equipaggio ci ha accompagnati nel tour della nave scuola elencandoci le regole da seguire e dividendoci in gruppi a cui sono stati assegnati turni di lavoro e mansioni affinché ci sentissimo parte attiva dell’equipaggio". Un vero affiancamento sotto l’occhio attento di ufficiali e sottufficiali di bordo, all’insegna dell’arte della navigazione a vela, della formazione, dell’adattamento e anche di regole, privazioni e limitazioni, come quella del cellulare.
"Un’esperienza che mi porterò nel cuore per tutta la vita – dichiara Bertugelli appena sceso dalla Vespucci – che mi ha fatto comprendere cosa significhi impegnarsi in un lavoro, a tratti anche faticoso. e l’importanza di condividerlo con altre persone. Per chi ama e vive il mare in prima persona come me, è un’esperienza da fare perché è anche altamente formativa". E ora di nuovo sulla tavola da windsurf "con il sogno di farmi apprezzare in tutto il mondo come la mitica Amerigo Vespucci", dice l’atleta massese.
Stefano Guidoni