L’economia tra mare e area vasta sbarca in tv

La “Pisaniana“ su Canale 50 stasera alla scoperta di filiere e prodotti tipici vincenti della Lunigiana. Tra gli ospiti l’assessore regionale Marras

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Sarà una “Pisaniana“ alla scoperta di nuovi territori quella che andrà in onda stasera alle 21 su 50 Canale, canale 18 del digitale terrestre. La meta è la Lunigiana e la trasmissione si intitola “L’economia della Lunigiana tra mare e area vasta“. Sarà uno dei suoi Comuni più caratteristici, Villafranca, la sede del salotto di Carlotta Romualdi. Set televisivo nel centro polifunzionale del Museo Etnografico, nella sala voltata. Si parlerà di conomia del territorio con la novità dell’inaugurazione della nuova sede in Lunigiana di Confartigianato e non solo. A pochi giorni dalla creazione della grande Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest. Ospiti del talk l’assessore regionale alle attività produttive e turismo Leonardo Marras, Valter Tamburini presidente commissario Camera di Commercio di Pisa, Sergio Chericoni presidente Confartigianato Massa Carrara Lunigiana, Giorgio Bartoli presidente commissario Camera di Commercio Lucca, Nino Fulignani direttore Gal Lunigiana con i saluti del sindaco di Villafranca Abramo Filippo Biellesi e i contributi in esterna di Dino Sodini presidente commissario Camera Commercio Massa Carrara, Stefano Pettazzoni responsabile area persone Confartigianato Imprese Massa Carrara Lunigiana, Alessio Bocconi membro Slow Food Lunigiana valorizzazione prodotti enogastronomici lunigianesi, Donato Gneri artigiano e dirigente Confartigianato, Alberto Bellotti cultore tradizione enogastronomica in particolare la produzione del testarolo con la rubrica “Terra Ambiente Salute“, Teresa Sichetti e Daniele De Nisco sulla la castagna e la sua farina. Ci Tra gli ospiti del talk Sergio Chericoni Presidente Confartigianato provinciale Massa Carrara Lunigiana che che ha avviato una nuova fase di espansione della propria attività con apertura nuova sede . Quali sono le vostre strategie?

"Abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza in Lunigiana con l’apertura di un nuovo ufficio zonale di supporto alle imprese a Terrarossa. Di fatto è per noi un ritorno a casa, perché la nostra associazione di categoria ha sempre goduto di un’attenzione particolare da parte delle imprese e dei suoi abitanti dell’entroterra apuano. Per noi si tratta di una scelta di campo per assolvere a un importante compito di raccordo fra le richieste delle imprese e la necessità di trovare delle risposte istituzionali, grazie anche al lavoro del nostro dirigente territoriale, Donato Gneri. Abbiamo deciso di modificare la nostra ragione sociale cambiando il nome in Confartigianato Massa Carrara e Lunigiana perché non è solo un’appendice territoriale ma un’eccellenza da promuovere assieme al resto del territorio".

E allora come si inserisce l’economia della Lunigiana in quella apuana?

"Sono due realtà diverse sotto diversi aspetti ma complementari che possono e devono convivere. Non è un mistero che l’economia apuana abbia affrontato periodi molto difficili. Adesso ci sono i segnali per un’importante ripresa e soprattutto di sviluppo in alcuni settori legati in particolare alla nautica e all’indotto, ma ci aspettiamo importanti ricadute ad esempio dalla filiera del lapideo e ben vengano i 500 milioni di euro di investimento in Toscana di Baker Hughes, previsti anche per gli stabilimenti di Massa Carrara. Per quanto riguarda la Lunigiana, è necessario puntare sull’aspetto turistico legato ad agroalimentare, ricerca della quiete e del contatto con la natura. Strategie turistiche che insieme al turismo balneare della costa possono creare un unicum come pacchetto di offerta di grande attrattiva internazionale. Senza dimenticare il forte legame con la vicina Garfagnana. Servono però infrastrutture e lì bisogna puntare molto: ben vengano i finanziamenti per le aree interne in tal senso, che collegano appunto Lunigiana e Garfagnana, ma anche il raddoppio della Pontremolese, essenziale per connettere la Lunigiana all’altro asse di sviluppo verso Parma, Nord e resto d’Europa”.

Avete riscontri positivi dal territorio da quando avete aperto l’ufficio?

"Non siamo partiti da zero, avevamo comunque uno zoccolo duro di associati. Certo bisognava ricostruire la struttura e i riscontri sono più che positivi. Stiamo avendo contatti con imprenditori e professionisti del territorio per recepire le problematiche e trovare soluzioni anche attraverso la nuova Camera di Commercio di area vasta".

Cosa offre Confartigianato al territorio?

"Da quando abbiamo aperto abbiamo organizzato 4 corsi di formazione che hanno coinvolto oltre 60 persone. Poi lo sportello Caf, il patronato, il supporto nella stesura pratiche per partecipare ai bandi di finanziamento regionali, nazionali e europei".