REDAZIONE MASSA CARRARA

L’economia che ci crede: "Piattaforma logistica invidiata da molte realtà"

Matteo Venturi esalta le qualità che la provincia ha da offrire agli investitori. Lapideo, ma anche cantieristica e nautica i fiori all’occhiello del territorio.

L’economia che ci crede: "Piattaforma logistica invidiata da molte realtà"

"Marmo, ma non solo marmo". E’ leit-motiv che ha accompagnato la relazione di Matteo Venturi, presidente della delegazione provinciale della nuova Confindustria Toscana Centro e Costa, ieri alla conferenza stampa che metteva al centro il futuro economico dei territori e le priorità individuate dalle imprese per lo sviluppo. Marmo, perché il settore merceologico predominante, ma non solo perché qui c’è un "tessuto economico più integrato e complesso" ha detto Venturi per poi tracciare un quadro attraverso quelle che ha definite delle "pennellate, dal mare ai monti. Si parte dall’economia del mare, dalla nautica di alta gamma che è qui presente con cantieri di livello internazionale e produzioni del valore di 2 milioni di euro a metro lineare e ci sono già lavorazioni che hanno ricadute importante nell’indotto, nel tessuto economico e sociale".

"Oltre all’alta gamma della nautica c’è la parte industriale del porto – prosegue –. Perché tante grandi industrie della metalmeccanica hanno scelto Massa Carrara per insediarsi? Non è certo perché ci sono vantaggi competitivi sotto il profilo fiscale o perché ottengono sbocchi su mercati internazionali ma è per la piattaforma logistica che qui possono trovare e non altrove, basta pensare a Genova o a La Spezia dove il tessuto urbano si sviluppa direttamente attorno al porto. Qui da noi no, c’è una grande area retroportuale che permette di poter realizzare e collaudare grandissimi manufatti da poter poi subito imbarcare. Stiamo notando in questi anni che i tanti fornitori e sub fornitori che qui sono arrivati per lavorare con la grande industria manifatturiera non hanno più rapporti mono-fornitore o mono-cliente ma si sono aperti ad altre clientele e ad altri mercati. Quel seme gettato ora sta generando un fenomeno virtuoso di nuove competenze e nuovi mercati".

Metalmeccanica, industria e artigianato che si riflettono all’interno del perimetro della Zona industriale apuana, un altro unicum regionale, per definirlo con le parole dell’assessore regionale Leonardo Marras, che al marmo si lega "dal punto di vista tecnologico – continua Venturi -, con la metalmeccanica dedicata e le aziende che lavorano il marmo per ottenere un risparmio di materia prima, miglior resa, miglior taglio e valorizzazione della pietra ornamentale a scapito del residuo anche se la logica resta quella di cercare di sfruttare tutto il possibile".

E da qui si passa al monte, "all’industria mineraria e della pietra ornamentale", rispetto alla quale Venturi ha ricordato i valori economici per il territorio, il bilancio sociale, il rapporto su Pil ed Export, e il legame con il Made in Italy. Per il futuro servono certo infrastrutture, come ha concluso Venturi, a partire dalla Pontremolese, i collegamenti col Brennero e Parma, su gomma e ferro, il travel lift al porto e tutto quel che serve per "dire basta alla Toscana a due velocità". Il presidente ha inoltre evidenziato la necessità di "disinnescare i conflitti sociali. Il dialogo deve esserci ma su dati oggettivi e veri".

FraSco