REDAZIONE MASSA CARRARA

"Le spiagge libere? Per cittadini di serie B"

Il Comitato “In 500 sulla battigia” denuncia le condizioni di degrado e scarsa sicurezza dei tratti di litorale non gestiti dai balneari

Stessa spiaggia, stesso mare: il comitato “In 500 sulla battigia” torna all’attacco sulle spiagge libere. "Anche quest’anno, nonostante le promesse, le libere di Marina di Massa versano in una condizione inaccettabile per massesi e turisti – sostiene –: vialetti di accesso pieni di spazzatura, spiagge non colate, cartelli di pericolo di balneazione perché manca il servizio di salvataggio, accessi segnalati ma corrispondenti a stabilimenti balneari, cumuli di lavarone accumulato che proviene dagli stabilimenti privati adiacenti. Insomma, quello che noi fruitori proviamo ogni volta che andiamo in spiaggia è una sensazione di assoluto sgomento per essere, anche quest’anno, considerati cittadini di serie b".

Il Comitato sottolinea che la sua "non è una lamentela sterile e pretestuosa ma il riassunto di una annosa situazione che sta diventando davvero insostenibile, come documentato da un video girato, proprio nei giorni scorsi, su ogni spiaggia libera del litorale massese e visibile sul gruppo fb “In 500 sulla battigia, al mare solo chi può pagare un ombrellone?“.

Degrado e bagni pericolosi perché la sorveglianza non c’è, in alcuni tratti affidata agli stabilimenti confinanti. "Sul sito del Comune di Massa – aggiunge il comitato – si legge che una gestione diretta delle libere costerebbe alla cittadinanza 30.000 euro l’anno e, per non onerare ulteriormente nelle tasche dei cittadini, si preferisce affidare la loro gestione e pulizia agli stabilimenti confinanti attraverso convenzioni stipulate annualmente, con l’obiettivo dichiarato di ottenere una perfetta equiparazione di condizioni tra le une e gli altri". Il comitato chiede agli amministratori se sono mai stati in una delle libere e li invita a farlo "perché verificarne le condizioni e non far nulla per renderle accessibili sarebbe la conferma del fatto che davvero esistono cittadini a valenza differenziata". Chiedono poi se davvero i cittadini vogliono "risparmiare" sulla cura di un bene comune a cui "tutti dovrebbero poter accedere in libertà e sicurezza salvo poi sborsare 346.581,81 euro (dato tratto da determinazione del dirigente 1787 del 22-07-2021) per un intervento di riprofilatura stagionale della spiaggia (ripascimento) destinato ad essere utile (o inutile) soltanto ad alcuni stabilimenti balneari privati? Sono denari pubblici! Si rinuncia alla gestione delle libere perchè 30 mila euro sono troppi quando si foraggiano le spiagge private con oltre 300 mila euro?"

Angela Maria Fruzzetti