Le sculture di Taponecco al ’Vaf’: "Il marmo ’pulsa’ in un’intera sala"

L’artista espone al Mart di Rovereto grazie alla fondazione tedesca che sostiene i giovani di talento

Le sculture di Taponecco al ’Vaf’: "Il marmo ’pulsa’ in un’intera sala"

Sopra l’artista Taponecco, sotto la sala con le sue sculture

di Daniele Rosi

C’è anche il marmo di Carrara tra i protagonisti della decima edizione del Premio Vaf. Istituito dall’omonima fondazione tedesca per sostenere la giovane arte italiana, il prestigioso Premio promuove posizioni innovative dell’arte contemporanea presentandole al pubblico in Italia e in Germania. A portare l’arte del marmo di Carrara al Mart, il museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto, scelto come tappa italiana del Premio Vaf, è la scultrice ligure ma ormai carrarese d’adozione, Beatrice Taponecco.

La giovane scultrice da anni crea e plasma i marmi nel suo laboratorio atelier a Torano, ed è risultata tra i finalisti a cui è stata garantita l’opportunità di esporre alcune delle sue creazioni artistiche. Molto selettivi i criteri di partecipazione, con la valutazione delle proposte realizzata sulla piattaforma digitale della Fondazione, che ha permesso di valutare oltre un centinaio di progetti artistici. Dopo un attento esame il comitato scientifico della Fondazione Vaf ha così scelto i nomi dei tredici finalisti della mostra, tra cui per l’appunto Beatrice Taponecco. Sono sette le sculture in marmo di Beatrice Taponecco esposte al Mart di Rovereto in una sala dedicata, con incluso un video biografico ad opera di Our Studio di Laura Veschi e Marco Petracci.

La presentazione della mostra è stata curata da Vittorio Sgarbi presidente del Mart e da Thorsten Feierabend, presidente della Fondazione Vaf. "La Fondazione Vaf Stiftung annovera nella sua collezione opere di artisti italiani moderni e contemporanei – spiega Beatrice Taponecco - e il prestigioso comitato scientifico responsabile delle attività artistiche della fondazione ha voluto esporre le mie sculture prima in sede tedesca alla Stadtgalerie di Kiel e adesso nella sede del Mart di Rovereto, prima e più importante collaborazione istituita dalla Fondazione fin dalla sua nascita. Provo grande emozione nel vedere le mie sculture, frutto di una incessante ricerca formale e stilistica e di un operato artistico e professionale che perseguo da tempo. Sentire i miei marmi pulsare, protagonisti di un’intera sala nella cornice del Mart, è forte stimolo per continuare, o meglio, ricominciare ogni volta e imparare a crescere. Tengo a ringraziare la gentilissima dottoressa Daniela Ferrari, curatrice dell’allestimento".

L’esposizione al Mart delle sculture di Beatrice Taponecco, inaugurata alcuni giorni fa, il 28 settembre, sarà disponibile all’interno delle sale fino al 9 marzo. La mostra d’arte si completerà poi, come di consueto, con la pubblicazione di un catalogo, edito da Manfredi, in edizione trilingue italiano, tedesco e inglese, che documenterà le opera della decima edizione in mostra in queste settimane.