REDAZIONE MASSA CARRARA

Le magliette in dialetto per la nostra identità

Nel negozio "Io cuore marmo" le t-shirt con fumetti e frasi in carrarino. La soddisfazione di Francesca Dell’Amico

CARRARA

Magliette con le frasi in dialetto. L’idea è di Francesca Dell’Amico (nella foto), titolare del negozio "Io cuore marmo" di via Roma. Un’iniziativa che sta riscuotendo molto successo e che ha sorpreso la stessa titolare, soddisfatta della crescente richiesta. "Quando ho aperto non avevo pensato all’idea delle magliette – racconta –, nelle prime settimane, i miei prodotti erano bigiotteria e souvenir in marmo. Un mese fa ho iniziato a riflettere su qualcos’altro che non fosse per forza in marmo,ma che simboleggiasse Carrara. Volevo inventarmi qualcosa e ho pensato al dialetto". Le magliette ideate sono molte: "Ogni maglia presenta un’immagine che può essere presa da un cartone, un film o una pubblicità da facile ricerca sul web – spiega Dell’Amico - all’immagine abbiniamo poi una frase in dialetto. Tanti le fanno già in altre parti d’Italia con i loro dialetti, mi sembrava interessante proporre la stessa cosa anche qua a Carrara". Il successo è stato immediato: "La richiesta di magliette è alta – ammette – e sono felice di questo. Abbiamo dei modelli standard pronti per uomo e donna con immagini e frasi; tanti però mi chiedono una frase particolare in dialetto che gli ricorda un avvenimento del passato legato alla famiglia, al lavoro o a qualsiasi avvenimento importante della vita. Le magliette sono stampate a Massa per cui facciamo presto a soddisfare la richiesta del cliente".

Magliette che attirano ogni fascia d’etàe che sono piaciute a tutti: "Pensavo che non tutti avrebbero apprezzato – raccontala titolare del nuovo negozio – , invece vedo che le comprano giovani e vecchi. Per la festa del papà ne abbiamo vendute molte. Questo prodotto non è per il turista generico che viene da fuori, che dubito sia interessato al nostro dialetto; quanto per il carrarese. Il dialetto è importante perché fa parte della nostra cultura e se si può ricordarlo con una frase, non vedo cosa ci sia di male".

Daniele Rosi