REDAZIONE MASSA CARRARA

Le immagini hot e l’accusa: "Quelle foto? Mi hanno drogato". La denuncia di un imprenditore

Una vicenda molto complessa e delicata che vede protagonisti due amici e soci in affari. Secondo la difesa tra loro c’era una storia. Adesso sarà ascoltata la donna coimputata.

Le immagini hot e l’accusa: "Quelle foto? Mi hanno drogato". La denuncia di un imprenditore

"Sono stato drogato, mi è stata somministrata la “droga dello stupro“. Non può essere andata altrimenti". Sono le parole di un imprenditore apuano, che prova a spiegare la presenza di alcune sue foto compromettenti nel cellulare di un amico e socio in affari.

La vicenda è complessa e delicata, prende le mosse da una denuncia per violenza sessuale e si inserisce all’interno di un altro processo, stavolta per stalking che vede protagonista sempre l’imprenditore e il suo socio. Per la Procura, quest’ultimo, assieme a una donna coimputata – che verrà ascoltata nella prossima udienza a febbraio – avrebbe somministrato la ’droga dello stupro’ all’altro, il quale durante il sonno sarebbe stato molestato.

Secondo la difesa, l’avvocato David Cappetta – che ha incardinato un rito abbreviato condizionato producendo documenti foto e video – però le cose non starebbero così e sarebbe cioè stato omesso di dire che tra i due c’era una storia oltre l’amicizia iniziata una decina di anni fa e poi finita. E’ da lì che si apre il processo per stalking, quando l’imprenditore resosi conto di essere pedinato fa denuncia con la conseguenza che viene sequestrato il telefono, contenente queste foto piccanti. Adesso viene contestata all’uomo e alla donna un concorso di violenza sessuale tramite uso di droghe. Ma anche in questo caso la difesa sostiene una tesi diversa, ponendo l’accento sul fatto che non vi sarebbe stato alcun sequestro di droga, nessuna intercettazione relativa ad essa e nessuna prova che ne sia stato fatto uso.

Irene Carlotta Cicora