
Alfredo Lazzarelli
Massa, 3 agosto 2021 - "Se ne va un altro pezzo di storia del commercio massese". Inizia così il ricordo che Bruno Ciuffi, presidente provinciale Confcommercio, ha dedicato ad Alfredo Lazzarelli. Parliamo di un professionista che, insieme alla sua famiglia, ha fatto veramente la storia delle attività commerciali nella nostra provincia. Intanto diciamo subito che la sua famiglia è nativa di Montereggio, il paese dei librai. Da quel piccolo borgo sopra Mulazzo sono partiti in tanti e tra questi c’erano anche i genitori di Alfredo Lazzarelli che hanno iniziato l’attività, come tanti, facendo gli ambulanti. Lui ha aperto il suo primo negozio nel 1975 poi piano piano è cresciuto, sfidando e superando i cambiamenti epocali che si sono succeduti in questi decenni. Adesso ne aveva tre, di negozi (“Garage“, “Tzenis“ e “Nuovo Continente“), ma purtroppo negli ultimi tempi aveva iniziato a combattere, con tutti i mezzi a sua disposizione, contro una malattia che alla fine non gli ha lasciato scampo. A ricordarlo, con la voce rotta dall’emozione, è suo nipote Cristian Lazzarelli, presidente del Centro commerciale naturale di Massa.
"Mio zio era un uomo felice, anche goliardico, era molto spiritoso. Era uno spirito bello. I suoi amici, che erano tanti, lo chiamavano Jonny. Con lui è andato via un pilastro della nostra famiglia – racconta il commerciante – Anche mio babbo è morto due anni fa. Mi raccomando scriva, in modo che tutti lo sappiano, di non portare fiori. Chiediamo a tutti di fare offerte all’Ant, o all’Ail. E voglio dire solo una cosa. Ciao Jonny!". I funerali si svolgeranno questo pomeriggio. Il corteo funebre partirà alle 15,45 dall’obitorio del NOA, per arrivare alla chiesa della Madonna del Pianto a Castagnola, dove la Santa Messa comincerà alle 16. Facile immaginare che saranno in tanti a stringersi con affetto intorno alla moglie Maria Luisa, che tutti conoscono come “Romana“, le figlie Daniela e Manuela ed il figlio Andrea.
Tra questi ci sarà anche Bruno Ciuffi, che nel suo personale ricordo lo definisce "un commerciante che con il cuore e con i denti è sempre rimasto attaccato alla città che ha amato e a cui ha dato moltissimo. Il mio è un ricordo personale dell’uomo che nonostante le sue grandi capacità e i grandi impegni non ha mai perso l’abitudine della battuta scherzosa con il suo sorriso contagioso. Un amico, un esempio per tanti".