
L’allarme della Lilt "Bisogna ripartire con la prevenzione Lo stop è stato tragico"
Una sala della Resistenza gremita tra medici, operatori sanitari, volontari, studenti e politici ha reso omaggio alla Lilt nella conferenza di chiusura dell’anno del centenario della Lega italiana per la lotta contro i tumori, sezione di Massa Carrara. Ha aperto i lavori il presidente provinciale, Pietro Bianchi, evidenziando uno degli obiettivi fondamentali della giornata: sensibilizzare gli studenti e informare i candidati sindaci sulla salute della città. Una città che non gode buona salute, si sa, considerando che mantiene alta la palma per il maggior numero di tumori della Toscana. La parola è passata al presidente nazionale della Lilt, Francesco Schittulli, il quale ha annunciato il suo legame affettivo con la città di Massa in memoria di Carla Calevro, prima presidente Lilt, e del vescovo Forzoni. "Dovete avere coraggio nell’aiutarci a cambiare questa società e fiducia – ha detto rivolto ai tanti giovani presenti in sala –. Non siete il futuro ma siete l’oggi. Vi lasceremo un Paese che non gode ottima salute ma non dobbiamo dimenticare che è anche quello più longevo, dopo il Giappone, con aspettative di vita intorno agli 80-90 anni e oltre".
Il tema si è poi soffermato su due punti cruciali: pandemia da Covid e pandemia da cancro. E qui il professore ha ribadito con forza quello che va dicendo da tempo: "Questi tre anni – ha detto Schittulli – hanno registrato una battuta d’arresto nei confronti della prevenzione, della diagnosi precoce, del prendersi cura di chi ha già vissuto l’esperienza cancro e questo comporterà in futuro delle pesantezze sotto l’aspetto sociale, sanitario ed economico Fino al 2019 abbiamo e registrato una guarigione da cancro del 65%; oggi la guaribilità complessiva può raggiungere il 90% adottando tutto quello che abbiamo a disposizione, servendoci delle tecnologie avanzate".
Il cancro è un malattia ambientale su base genetica. "Nella super pandemia da cancro, dai dati del Ministero della salute, nei 30 mesi da marzo 2020 a settembre 2022 sono stati registrati 178.300 decessi per Covid. Nel 2021 in 12 mesi abbiamo registrati 181.300 morti di cancro. Alcune regioni ancora oggi riportano casi di Covid (magari 2) ma non casi di cancro. Eppure stiamo parlando di una malattia guaribile, che si può vincere ma che, purtroppo, sta diventando nuovamente il male del secolo". Il suggerimento del professore è fare un bollettino quotidiano anche per le morti da cancro, non solo quelle da Covid.
Il dottor Bianchi ha affrontato la situazione locale alla luce dell’ultimo Rapporto della pubblicazione Sentieri che prende in esame i dati relativi all’incidenza delle patologie oncologiche nelle aree Sin, ritenendo fondamentale mantenere l’attenzione sull’importanza della prevenzione nei riguardi delle malattie oncologiche. Ha espresso inoltre preoccupazione circa la notizia sull’abolizione del Coreas, organismo toscano che analizzava le criticità ambientali e sanitarie nelle aree SinSir.