
’L’Agorà della salute’ fa centro. Tutti in fila per farsi visitare gratis
Oltre cento persone si sono sottoposte gratuitamente a visite mediche. L’Agorà della salute è anche questo. Mulazzo ieri ha ospitato l’evento ‘Agorà della salute 2024 - La salute in piazza’, assieme ad ‘Afa day 2024’, promosso dalla Società della salute della Lunigiana. Se all’interno di palazzo comunale era in programma un convegno dal titolo ‘Sfide e opportunità per il territorio della Lunigiana’, all’esterno è stato allestito il ‘Villaggio della salute’ con stand dei servizi socio sanitari della Zona SdS Lunigiana e Azienda USL Toscana nord ovest, dove i cittadini hanno usufruito di alcuni esami come la misurazione dei parametri vitali, stick glicemico, colesterolo, trigliceridi, test di Findrisc, spirometria, ecografia tiroide e tronchi sovraortici, elettrocardiogramma, scanner mani per bambini, consulenza ortottica, dermatologica, nutrizionale e odontoiatrica.
A cura di Federsanità, Anci Toscana e Sociolab c’era la ‘Bussola dei servizi’, una sorta di simulazione di presa in carico pensata per fare informazione sui servizi territoriali, ma anche per promuovere l’incontro con i referenti dei servizi in un contesto di gioco rilassato e informale. Non solo, gli istruttori Afa, Attività fisica adattata, hanno fornito dimostrazioni. Il convegno è stato molto seguito, ha evidenziato fragilità, ma anche peculiarità della Lunigiana. Giacomo Corsini, direttore sanitario Azienda Usl Toscana nord ovest ha affrontato il tema della sanità territoriale, evidenziando caratteristiche della Casa della salute e della Casa di Comunità, con gli interventi pensati per il futuro, ma anche i punti deboli del sistema.
La relazione di Laura Guerrini, direttrice dipartimento servizi sociali Azienda Usl Toscana nord ovest, era dedicata ai nuovi bisogni socio sanitari, partendo dall’aumento delle famiglie fragili, fino alla dignità del persone, sempre da tutelare, mentre Marco Formato, direttore della Società della salute della Lunigiana ha parlato di inclusione e della nostra comunità, ricca di relazioni forti. "Bisogna essere inclusivi - ha detto - dalla scuola, fino ai servizi, per fare in modo che i pazienti diventino persone". Per finire l’intervento di Paolo Bestazzoni, presidente del comitato di partecipazione della Lunigiana, che ha posto l’attenzione su quanto possa offrire, come contributo, il terzo settore nella programmazione socio sanitaria territoriale, per superare la frammentazione dei servizi. Anche la Regione Toscana era presente con Serena Spinelli, assessore regionale alle politiche sociali, all’edilizia residenziale pubblica e alla cooperazione internazionale. "Il territorio risponde alle fragilità - ha detto - e sul territorio ci sono risorse come i volontari. Bisogna uscire dalle logiche solo di prestazioni sanitarie, per fare capire alle persone che vogliamo prenderci cura di loro".
Ha portato un saluto anche Simone Bezzini, assessore al diritto alla salute e alla sanità della Regione Toscana. "Far circolare le informazioni è necessario per fare scelte adeguate - ha detto -, come è necessario un confronto e la conoscenza di una materia complessa e fondamentale come la sanità. Ottima quindi l’organizzazione di una giornata come questa, tra amministrazioni, comitati di partecipazione, associazioni, per la prevenzione e la tutela della salute dell’individuo e della collettività".