Ladri di carburante a Villafranca: rubano anche i capponi

Ladri di benzina e polli a Villafranca: due furti nel fine settimana, con i malviventi che hanno svuotato serbatoi di trattore e camion e arraffato capponi dal pollaio. I proprietari hanno chiamato i carabinieri, ma i ladri sono rimasti impuniti.

Hanno svuotato il serbatoio di un trattore e di un altro messo agricolo. Non contenti hanno arraffato anche i capponi che erano nel pollaio vicino e si sono dileguati. Ladri di benzina e di polli quelli che hanno messo a segno i furti, concentrati in particolare a Villafranca, nel fine settimana. In due diversi colpi i ladri si sono distinti come specializzati nel furto di carburante, mossi probabilmente dai prezzi proibitivi attuali. Il primo furto è avvenuto venerdì notte: i malviventi hanno preso di mira un’abitazione appena fuori dal centro del capoluogo, in una casa con terreno. Scardinata una parte della cancellata di protezione, i soliti ignoti hanno svuotato il serbatoio di un trattore dentro una rimessa della proprietà. A quanto pare sarebbero professionisti che hanno agito senza fare alcun rumore, riuscendo perfino ad impadronirsi di alcuni capponi nel pollaio di casa.

I ladri, benchè operassero nella totale oscurità, hanno saputo scegliere il pollame più blasonato presente nelle stie, i famosi capponi raccontati anche ne I Promessi Sposi del Manzoni, le cui carni sono universalmente riconosciute come eccellenti e raffinate da ogni chef.

L’altro colpo invece la notte di sabato, sempre a Villafranca, nelle vicinanze di un esercizio commerciale, ovviamente a notte fonda. Anche qui, l’obbiettivo stato il carburante: i ladri hanno svuotato il serbatoio di un camion di medie dimensioni parcheggiato lungo la Nazionale lasciandolo a secco. Durante il primo furto pare che i proprietari svegliati da qualche rumore, si siano alzati e una volta scesi nel cortile a controllare si siano accorti dell’avvenuta scorreria subita dai ladri. hanno chiesto subito l’intervento dei carabinieri di Pontremoli. Non è stato possibile comunque trovare le tracce dei malviventi.

Roberto Oligeri