REDAZIONE MASSA CARRARA

Lacrime e commozione per l’addio a Luigi

La chiesa non è riuscita a contenere tutta la folla. Il feretro portato a spalla dagli amici / PONTREMOLI IN LUTTO PER L'ADDIO A LUIGI / GIOVANE 24ENNE MUORE IN UN TRAGICO SCHIANTO NELLA NOTTE

Un'immagine del funerale di Luigi Albertelli

Pontremoli, 21 febbraio 2015 - Nella chiesa di San Francesco, affollata di fedeli, si è celebrato ieri pomeriggio lo straziante addio al 24enne Luigi Albertelli, vittima dell’ incidente mortale sulla strada al ritorno da una festa in maschera. Dolore e incredulità per una tragedia che ha colpito negli affetti più cari la famiglia del giovane e l’intera comunità pontremolese. La chiesa era talmente gremita che non ce l’ha fatta a contenere tutti quelli che volevano salutare per l’ultima volta quel giovane morto così, all’improvviso, proprio nel momento più alto dei sogni e dei progetti di vita. In tanti l’avevano incontrato poche ore prima dell’incidente, per questo è ancora più difficile credere che l’amico, sorridente e allegro, non ci sia più. Luigi Albertelli aveva trascorso le sue ultime ore alla “Pineta” di Cravilla per festeggiare il carnevale. Poi al ritorno a casa con gli amici-coetanei Andrea Farnocchia e Mirko Zani ha incontrato un destino crudele. La schianto contro il muro perimetrale dell’ antica Pieve di San Giorgio è stato letale per lui,ma meno impietoso per i compagni, che se la sono cavata. La disgrazia ha commosso l’intera città. Il feretro è arrivato al centro della chiesa direttamente dall’obitorio dell’ospedale e ancora prima del rito religioso è stato visitato da una marea di persone. Anche tanti che non lo conoscevano hanno voluto portare alla famiglia un segno di solidarietà. Fuori nella piazza di fronte al pronao costruito nel Settecento da Giovan Battista Natali, tantissimi giovani hanno atteso il termine della cerimonia officiata dal parroco don Pietro Pratolongo. «Luigi è ora nella luce di Dio – ha detto il parroco alla fine della messa – dobbiamo chiedere a lui di intercedere perché ci sia possibile capire e sconfiggere il dolore che ora proviamo».

Molt i volti rigati di lacrime e una sofferenza a stento dissimulata per un dolore inaspettato e violento. Nella liturgia della parola il celebrante ha toccato le corde della fede come unico mezzo per affrontare il peso del dramma divampato per la grave perdita di un figlio. La dolorosa fatalità può essere lenita dal conforto della preghiera. Commovente il silenzio al momento in cui il feretro è uscito dalla chiesa portato a spalla dagli amici di Luigi, per essere trasferito sull’auto-funebre, mentre la confraternita della Misericordia scioglieva il gonfalone. La bara è stata ricoperta da una miriade di fiori: l’ultimo saluto di famigliari, parenti e amici che hanno voluto colorare di speranza l’estremo addio. Un corteo interminabile ha accompagnato l’ultimo viaggio di Luigi Albertelli fino al cimitero monumentale, dove la salma è stata tumulata.