La vita piena di musica Gigli e i suoi strumenti "Il mio sogno è un museo"

L’accordatore ha realizzato preziose opere fra cui l’organo in marmo . Le marionette dei Beatles che ricevono input e cantano Michelle.

La vita piena di musica   Gigli e i suoi strumenti  "Il mio sogno è un museo"

La vita piena di musica Gigli e i suoi strumenti "Il mio sogno è un museo"

di Francesco Marinello

Accordatore, organologo, appassionato di musica a 360 gradi, a suo modo inventore. Lucio Giglio dalla sua abitazione a Bergiola non ha mai abbandonato i suoi adorati strumenti, arrivando a realizzare un organo di marmo bianco. "Costruire uno strumento – afferma Gigli – è il modo migliore per conoscerlo, penetrare all’interno dei suoni, capirne le dinamiche per risalirne all’origine, quindi accordarlo seguendo i criteri dell’epoca". La sua passione per la musica è nata in giovane età, quando nella natura di Bergiola, rispondeva fischiettando al suono di una fisarmonica. Da lì lo studio del pianoforte e successivamente l’attività di accordatore, essendosi interessato non tanto all’estetica musicale dello strumento quanto alla sua armonia melodica e meccanica. "Prima di essere un costruttore al servizio della musica - continua Gigli -, sono uno studioso, un artigiano che non finirà mai di stupirsi di fronte a un qualunque fenomeno acustico". Come accordatore si ricordano le sue collaborazioni con Giovanni Allevi, Andrea Bocelli, Paolo Conte, Bruno Canino e molti altri, come artigiano invece ha lavorato alla messa a punto del pianoforte di marmo per l’Expo milanese del 2015. L’amore per suoni antichi si percepisce entrando nella sua bottega, da un lato il profumo di rari strumenti ottocenteschi abilmente costruiti o rimessi a nuovo dall’altro la passione sincera di una persona che lavora la materia fuori dal tempo e dallo spazio, amalgamandosi con gli ingranaggi musicali. "Ho costruito e riparato clavicembali, clavicordi, vielle, arpe, pianoforti a cilindro, organetti ed esemplari molto rari e strani come la tromba marina e l’orchestrion, tutto ciò solo a scopo intellettuale, mai commerciale. Vorrei che la mia collezione diventasse un museo musicale qui nella nostra città". L’esposizione di questa collezione sarebbe senza dubbio molto particolare e culturalmente interessante, richiamando turisti, scolaresche ed esperti di tutto il territorio limitrofo. Una suggestione questa che potrebbe colpire la sensibilità dell’amministrazione invitandola ad agire, ripagando la passione di un meccanico della musica che ha dedicato la sua opera più importante, un organetto di marmo, proprio alla nostra città. "Questo strumento - conclude Gigli -, l’ho dedicato ai cavatori, alla città e all’emozione che ancora provo nel ricordare con nostalgia e amore i luoghi, le atmosfere e le persone di un tempo, in particolare quelle che hanno lasciato la vita proprio su queste montagne". Ultimo ma non ultimo il comlesso dei Beatles: marionette in legno vestite con gli abiti del quartetto di Liverpool e che ricevono impulsi da unsistema multimediale e riproducono musica.