REDAZIONE MASSA CARRARA

La strage alla stazione. Cerimonia in memoria dei 7 morti a Filattiera nello scontro fra treni

L’incidente avvenne settant’anni fa ma il ricordo è ancora vivido. Omaggio alle vittime nel giorno dell’anniversario con fiori al cippo.

Nessuno ha dimenticato quella terribile giornata, nonostante siano passati 70 anni. Erano le prime ore del mattino del 4 ottobre 1953 quando alla stazione di Filattiera ci fu un incidente ferroviario gravissimo, che costò la vita a sette persone. Morirono Mauro Casadio, Bruno Salati, Lionello Cecchinato, Mauro Bulli, Pietro Garzelli, Giuseppe Androvandi, Virgilio Portaluppi. Nei giorni successivi fu costituito un comitato per le famiglie delle vittime, col compito di raccogliere fondi per loro e per realizzare un cippo in ricordo della tragedia. Filattiera, il giorno dell’anniversario, ha voluto ricordare le vittime e le loro famiglie, durante una cerimonia per la deposizione di una corona di alloro al cippo, che si trova nei giardini della stazione.

Era presente Monsignor Antonio Costantino Pietrocola per la benedizione del cippo, c’erano i bimbi delle scuole e alcuni rappresentanti dell’amministrazione. Mancava la sindaca Annalisa Folloni, che ha organizzato la manifestazione, ma si trovava a Roma per impegni istituzionali che non poteva rimandare. Chi c’era, quel giorno, ricorda immagini strazianti. Nello scontro infatti rimasero coinvolti due treni merci: una procedeva la sua corsa dopo essere partito da Fidenza, mentre l’altro convoglio era proveniente da Santo Stefano di Magra. Il primo aveva avuto un problema ai freni e non si era fermato alla stazione proseguendo alla velocità di circa 120 chilometri all’ora. L’allarme fu lanciato via telefono immediatamente, purtroppo, però per la stazione di Filattiera fu impossibile diramarlo perché a quel tempo era difficile, quasi impossibile azionare gli scambi d’accesso che avrebbero consentito di deviare il treno. Fu l’addetto che si occupava del blocco che cercò di fermare l’altro terno, servendosi della luce rossa e correndo il più possibile verso di esso, ma non ci fu nulla da fare: l’impatto non si riuscì a evitare. I due treni, dopo lo scontro, si erano trasformati in un ammasso di lamiere. Nonostante la pioggia battente, si scatenò anche un incendio. Pochi minuti dopo sul posto giunsero, dopo aver sentito il tremendo boato, alcuni residenti della zona. Tutti cominciarono a rimboccarsi le maniche e lottarono contro il tempo per estrarre le persone bloccate all’interno: le vittime accertate furono sette e i feriti tre.

Monica Leoncini