
Il monumento era stato realizzato da alcuni studenti dell’istituto ’Marconi’. L’insegnante Salvatori chiede il recupero dell’opera della fine degli anni ’60.
di Daniele Rosi
Restituire a nuova vita ‘Molecola’ e installarla, se possibile, in un luogo simbolico della città. Il curioso nome, che richiama la molecola del Dna, è riferito a un monumento creato da alcuni studenti e insegnanti del liceo scientifico ‘Marconi’ alla fine degli anni sessanta e da tempo finito nel dimenticatoio. Del monumento non si hanno più notizie ma, nonostante i tanti anni passati, sono ancore molte le persone che quella creazione la tengono nel cuore.
Da una di queste persone, l’ex docente di matematica e fisica del ‘Marconi’, Giorgio Salvatori, è partita la richiesta di recupero del monumento. La costruzione è di forma cilindrica, composta da un basamento in marmo. Sopra è presente un traliccio metallico a cui sono appesi, come festoni a spirale, grappoli di palline di plastica a simulare gli atomi, tenuti da legami realizzati con filo di ferro e mastice. Complessivamente è alta circa un paio di metri.
"Quegli anni furono epoca di drammatici rivolgimenti - racconta Salvatori - penso alla guerra in Vietnam, agli assassini di Martin Luther King e Robert Kennedy, la morte di Che Guevara, l’invasione sovietica della Cecoslovacchia, la Cina in subbuglio per la rivoluzione culturale e la guerra del Biafra in Africa, o la pesante carestia in India e Bangladesh. Vicino a noi esplose il ‘maggio francese’ a Parigi, paralizzata per settimane da studenti e operai, oltre al 1968 italiano e le occupazioni studentesche, così anche a Carrara e al Marconi". L’ex docente ricorda che, in quell’atmosfera, alcuni ragazzi dello scientifico chiesero di studiare James Watson e Francis Crick, scopritori della struttura a doppia elica del Dna e che pochi mesi prima avevano vinto il Nobel.
La discussione fece nascere l’idea di creare un piccolo monumento al Dna. Al progetto aderì una classe quarta. Da alcuni testi i ragazzi presero ispirazione per i fondamentali della struttura, decidendo le combinazioni delle quattro basi biochimiche. Per rappresentare i cinque elementi, ragazzi e docenti andarono in giro nella zona industriale alla ricerca di palline di plastica, trovandone alcune adatte grazie all’interesse di un piccolo imprenditore che ne regalò alcune. Anche la base in marmo fu un dono, in questo caso di un gruppo di cavatori. La statua venne assemblata a casa dei genitori di Giorgio Salvatori, grazie anche all’aiuto del padre, un meccanico in pensione. Dal 1969 il monumento ‘Molecola’ ha poi trovato posto all’ingresso della scuola.
"Anni dopo, quando il liceo si era spostato lungo viale XX Settembre - ricorda Salvatori - mi dissero che il monumento era in soffitta, parzialmente rovinato. Ora che il liceo ha cambiato di nuovo sede, non so che fine abbia fatto il monumento e mi domando se sia possibile accertarsene. Un progettino potrebbe restaurarla per esporla nuovamente in un luogo simbolico, che sia la scuola o un altro posto. Il monumento richiama un periodo storico particolare e per l’entusiasmo che aveva suscitato ai ragazzi la creazione, penso si debba darle nuova vita".