"La sicurezza nelle cave di marmo ignorata dalla Regione Toscana"

"Per salvaguardare le Apuane manca la volontà politica". Lo sostiene il gruppo Tutela ambiente montano (Tam) Cai di Massa appreso dello stop al progetto speciale cave da parte della Regione, come anticipato da La Nazione, che garantiva "le risorse finanziarie e le forze umane per effettuare i controlli minimi necessari per la salvaguardia delle Alpi Apuane". "La Regione Toscana esce allo scoperto e dice come la pensa sulla protezione ambientale – continua – La protezione può attendere. I controlli sono più che dimezzati e Arpat torna alla sua operatività ordinaria, quando la situazione sulle Alpi Apuane e soprattutto nelle aree contigue di cava del Parco è di estrema emergenza".

Il Cai Tam elenca i tanti problemi del settore: "Sembra quasi che i fiumi bianchi da marmettola li vediamo solo noi, che le denunce e gli abusi, ultimo in ordine di tempo quello rilevato dal Parco nel comparto di Madielle Marianna, siano il frutto di qualche fantasia dei tecnici, che le problematiche dell’inquinamento di grotte e degli acquiferi profondi siano una fantasia di qualche speleo. La realtà è che la Regione Toscana ha deciso di non voler vedere e che quel progetto che aveva portato risultati debba essere azzerato".

Torna sul tema della difesa delle montagne “Salviamo le Apuane” sottolineando la "tragedia sfiorata" l’altra mattina a Turano dove, alla rotonda del cimitero, un camion ha perso un blocco di marmo. L’’associazione denuncia "le corse per trarre il maggior profitto dalle Alpi Apuane nel minor tempo possibile, ma bisogna fare attenzione che poi le cose si possono ritorcere anche contro".

Forse un’incomprensione, forse una carenza di comunicazione dietro alle proteste di Cgil, Cisl e Uil nei confronti del presidente del Parco Alberto Putamorsi, che si dichiara dispiaciuto per il disguido e pronto a incontrare i sindacati sulla stesura del Piano integrato: "Non abbiamo nessuna preclusione né alcun atteggiamento di chiusura nei confronti delle organizzazioni sindacali – dice – che, anzi, rispettiamo. Come dimostra anche il fatto che non meno di un mese fa, abbiamo incontrato rappresentanti di Cgil Fillea Lucca sulle questioni occupazionali legate al Piano. Le rappresentanze sindacali di Massa-Carrara facciano altrettanto: Sono disponibile a incontrarli subito: scelgano data e orario".