REDAZIONE MASSA CARRARA

La senatrice Laura Bottici citata a giudizio

Denunciata dalla vecchia giunta che definì «pseudomafiosa»

Laura Bottici

Carrara, 12 marzo 2019 - Chi sa si avvarrà dell’immunità parlamentare o se andrà dritta a farsi processare. La senatrice grillina Laura Bottici domani andrà a giudizio per aver diffamato la vecchia amministrazione. La querela, presentata dall’ex sindaco Angelo Zubbani, è riferita a un intervento che la stessa Bottici fece, in Senato prima e in televisione poi, nel settembre del 2013 parlando di «rapporti pseudo mafiosi fra la vecchia amministrazione e le aziende del lapideo».

Nel duro attacco della Bottici si parlava della situazione del lapideo e della presunta evasione al monte. Ai microfoni di Ttnews la parlamentare carrarese si dichiarò soddisfatta delle indagini in corso allora della Procura e tornò a denunciare come già aveva fatto in un intervento in Senato le anomalie del rapporto che lega politica e mondo del marmo apuano. «Nell’unico intervento che ho fatto in Senato su questo argomento – disse la parlamentare – ho dichiarato che spesso i rapporti fra l’amministrazione e gli imprenditori che si occupano di cave sono pseudo mafiosi. Questo vi dice come io possa pensarla sull’argomento».

Nel suo intervento Bottici aggiunse poi il compiacimento per l’attività della Procura contro l’evasione e l’illegalità al monte promettendo l’impegno in prima persona per fare luce sul delicato e controverso argomento. Immediata la reazione dell’allora sindaco socialista Angelo Zubbani che in difesa della sua amministrazione e del Comune tutto prese carta e penna e denunciò la diffamazione in Procura. Di adesso il decreto di citazione in giudizio firmato dal procuratore Alberto Dello Iacono che sostiene che Bottici «offendeva la reputazione degli amministratori del Comune e del sindaco Angelo Zubbani in quanto nel dichiarare pubblicamente la propria soddisfazione per le indagini avviate dalla Procura sulla presunta evasione alle cave, e denunciando quelle che a suo parere sono le anomalie nel rapporto fra politica e mondo del marmo, affermava nell’unico intervento in Senato che spesso i rapporti tra amministrazione imprenditori locali sono pseudomafiosi. Alludendo – prosegue il decreto del pubblico ministero– al fatto che l’amministrazione potesse avere rapporti di collusione pseudomafiosi con gli imprenditori».

Domani la citazione in giudizio, dove Bottici potrà invocare l’immunità parlamentare. Resta da capire la posizione del movimento che, fino alla questione di Salvini, si è sempre battuto contro una legge ritenuta in più sedi e in più occasioni fuori tempo.