"Rivogliamo la protezione civile nel capannone dell’ex Cat". La richiesta arriva da cittadini e commercianti di Avenza, che nel pomeriggio di giovedì si sono dati appuntamento all’ex deposito Cat, simbolo del degrado di Avenza, per chiedere all’amministrazione di lavorare spedita per riportare a casa la protezione civile, la cui presenza cancellerebbe con un colpo di spugna bivacchi, spaccio e liti. A chiedere di riportare a casa la protezione civile cittadini e commercianti, ma anche diversi ex esponenti politici ed ex sostenitori della sindaca Serena Arrighi durante la campagna elettorale.
Una richiesta a cui si associa anche l’avvocato Monica Menconi portavoce di tutti quelli che chiedono sicurezza per il quartiere. "Un anno e mezzo fa quando la sindaca era venuta ad Avenza le avevo detto che se faceva il giro dell’isola durante la pausa pranzo serviva la molletta al naso - dice Menconi -, avevamo chiesto un intervento di pulizia straordinaria, ma non è stato fatto nemmeno questo. Avevamo chiesto di riportare all’ex Cat la protezione civile ma non è stato fatto nulla e non mi sembra nemmeno che ci sia l’intenzione. Siamo andati dalla sindaca per il centro culturale Amendola e ci hanno risposto che ora ristrutturano il mercato coperto con l’articolo 21, ma chi lo doveva ristrutturare ha fatto ricorso".
L’ex consigliere comunale Carlo Boni contro degrado e violenza chiede di regolamentare le chiusure e le aperture dei negozi etnici, "Esiste un’ordinanza dove a Carrara e Marina di Carrara vengono regolamentate le aperture dei negozi, ma Avenza è stata saltata - dice -, alcune attività alle 21,30 sono ancora aperte, la domenica idem. E questo contribuisce al degrado e allo spaccio".
"Il pugno nello stomaco che hanno dato all’anziano è stato dato a tutti noi - dice l’amministratrice di condomini Michela Pinelli -, è da tanto che urliamo che qualcosa non va. La sindaca e la giunta devono prendersi le loro responsabilità, non vogliamo amministratori che vanno a fare le promenade sul molo, vogliamo un sindaco che come ci era stato detto in campagna elettorale ci tuteli. Si deve istituire un tavolo della sicurezza".
Cesare Micheloni ha invece ricordato come il non aver finito i lavori del capannone entro il 2022 "ha portato al degrado di questa zona, che ha comportato anche uno sgombero di abusivi, che non serviva che il dirigente specificasse di extracomunitari, e dove vive una persona all’interno di una macchina. Qui è stata trovata anche una persona morta, un senzatetto, e questo significa che c’è un disagio sociale".
Alessandra Poggi